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Conte ai tedeschi: “Eurobond non per l’Italia, ma per tutti”

"Con Angela Merkel abbiamo espresso due visioni diverse, ma stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia", dice il premier Conte intervistato dalla televisione tedesca

Pubblicato:01-04-2020 07:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:03

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ROMA – “L’Europa compete con la Cina e gli Usa che hanno stanziato duemila miliardi, il 9,3% del Pil, per reagire e uscire da questa emergenza. E nell’Unione europea ogni stato membro deve andare per conto suo? Se la reazione non e’ coesa, l’Ue sara’ sempre meno competitiva anche nell’ambito dello spazio globale di mercato”. Cosi’ il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nell’intervista alla tv tedesca ‘Ard’.

“L’eurobond- ha poi sottolineato- non significa che di fronte alla ricostruzione che l’Italia affrontera’ i tedeschi debbano pagare un euro dei debiti italiani ma significa una reazione comune per condizioni di mercato piu’ vantaggiose anche per finanziare questi sforzi di ricostruzione in modo che tutti se ne giovino”.

NON STIAMO SCRIVENDO MANUALE ECONOMIA MA LIBRO STORIA

“Con Angela Merkel abbiamo espresso due visioni diverse ma dico a tutti i cittadini tedeschi che noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia ma una pagina di un libro di storia“. 


“Siamo chiamati a reggere una sfida epocale- ha spiegato- una emrgenza con un impatto devastante sui nostri sistemi sanitari, economici e sociali. E la casa comune Europa deve dimostrare se riesce a offrire una risposta adeguata, all’altezza dei suoi compiti, per i quali e’ stata creata”.

CRISI EPOCALE, MES STRUMENTO VECCHIO E ASIMMETRICO

Il Mes? “Io rispetto le opinioni di Angela Merkel con la quale ho un ottimo rapporto ma attenzione, non stiamo parlando di uno choc asimettrico, non parliamo di tensioni finanziarie di un singolo paese quindi come si puo’, di fronte a una sfida epocale, pensare di ricorrere a strumenti pensati in altri tempi con regole vecchie, superate, per accompagnare singoli Stati verso processi finanziari virtuosi?”. 

Quanto alle preoccupazioni tedesche sull’Italia: “Allora chariamolo- ha risposto Conte- Primo, l’Italia i debiti propri li ha sempre pagati e continuera’ a pagarli, secondo, e’ vero che ha avuto tensioni finanziarie dopo la crisi 2008-2009 ma da allora al 2011 ha sempre avuto un avanzo primario positivo e il suo Pil e’ sempre stato superiore all’1,5% di media”.

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