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È morto Maurizio Zamparini, ex patron di Venezia e Palermo

A Natale Zamparini era stato ricoverato in terapia intensiva, a Udine, operato d’urgenza per una peritonite

Pubblicato:01-02-2022 08:47
Ultimo aggiornamento:01-02-2022 17:14

MAURIZIO_ZAMPARINI
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ROMA – È morto Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia. Zamparini aveva 80 anni, ed è deceduto questa notte nella clinica di Cotignola, in provincia di Ravenna, dove era ricoverato da qualche giorno. A Natale era stato ricoverato in terapia intensiva, a Udine, operato d’urgenza per una peritonite. Dopo qualche giorno era tornato a casa, ma le sue condizioni avevano consigliato un nuovo ricovero.

Zamparini aveva acquistato il Palermo dopo essere stato presidente del Venezia. Con lui il club siciliano aveva raggiunto la promozione in serie A dopo trent’anni, e poi una storica qualificazione in Coppa Uefa e in Europa League. Era poi stato coinvolto in vicende giudiziarie e il Palermo era arrivato al fallimento, ripartendo dalla serie D.

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IL PATRON CHE COMPRAVA CAMPIONI E DIVORAVA ALLENATORI

“Prendilo, costa poco, è un affare”, gli dissero. “Con il Venezia ci ho rimesso duecento miliardi di lire“, dirà poi lui. Prima di spendere un sacco di soldi nel calcio Maurizio Zamparini ne aveva fatti abbastanza con la rete di supermercati Emmezeta, e una quarantina di partecipate di società proprietarie di immobili a uso ufficio, commerciale, residenziale e agricolo tra Italia, Croazia, Lussemburgo, Austria e Brasile.

“Mio nonno era il capostazione di Sevigliana – raccontava – Passavano due treni locali al giorno e lui si sentiva importante. Mio padre, operaio specializzato in Venezuela, lavorava sui motori navali. Sono nato su un campo di calcio e poi sono diventato perito meccanico e ho fatto il fabbro e il saldatore. Quando mio padre è tornato dal Venezuela, abbiamo comperato il cinquanta per cento di un’officina alla Bovisa. Si chiamava Canali&C. Quella C non piaceva a mio padre. Sciolse la società. Ho costruito marmitte, termosifoni e apparecchi telefonici. Nel 2002 ho venduto ai francesi diciotto centri commerciali“.

Nel frattempo ha fabbricato un Palermo da Coppa Uefa, europeo, pieno di futuri campioni. Divorando tecnici come fossero noccioline. In quasi quaranta anni ha licenziato 54 allenatori. Il primo fu Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro, al Venezia in C2 nel 1987-88. Seguirono: Cerantola, Fabbri, Pasinato, Sabadini, Zaccheroni, Marchesi, Maroso, Bui-Ventura, Maifredi, Geretto, Marchioro, Bellotto, De Vecchi-Fontana, Novellino, Spalletti, Materazzi, Oddo, Prandelli, Magni, Buso, Glerean, Arrigoni, Sonetti, Baldini, Guidolin, Delneri, Papadopulo, Pergolizzi-Gobbo, Colantuono, Ballardini, Zenga, Rossi, Cosmi, Pioli, Mangia, Mutti, Sannino, Gasperini, Malesani, Gattuso, Iachini, Viviani, Bosi, Tedesco, Novellino, De Zerbi, Corini, Lopez, Bortoluzzi, Tedino, Stellone.

“Gli allenatori sono come le angurie. Finché non le apri non puoi sapere quello che c’è dentro”. Tipo la scatola di cioccolatini di Forrest Gump. Zamparini fu un presidente da “il pallone è mio e decido io”: “Il primo pallone del paese l’ho avuto io. Me lo ha regalato il marito di mia zia, un capitano inglese. Il pallone era mio e quindi la squadra la facevo io”. E al Palermo, negli anni, a strati, ha fatto uno squadrone dei sogni: Sirigu, Toni, Corini, Barzagli, Zaccardo, Barone, Miccoli, Balzaretti, Amauri, Cavani, Ilicic, Pastore, Dybala, Vazquez, Belotti. Lui, in verità, tifava Udinese.

IL PALERMO: “SARÀ SEMPRE CON NOI”

Il presidente del Palermo Dario Mirri, l’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola e tutta la società “si uniscono al dolore per la scomparsa di Maurizio Zamparini – si legge in una nota sul sito del club siciliano -, il presidente più vincente della storia rosanero, per sempre nel cuore di ogni tifoso”.

“Una grave perdita che chi ama i nostri colori potrà solo lenire con il ricordo imperituro di momenti indelebili e degli anni meravigliosi che ha fatto vivere ad ogni tifoso – dice Mirri -. Dalla storica promozione in serie A alla finale di Coppa Italia. Zamparini per sempre con noi”.

IL RICORDO DI FIGC E LEGA SERIE A

La Figc e il presidente Gabriele Gravina, si legge in un comunicato, “si uniscono al cordoglio dei familiari di Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia venuto a mancare nella notte all’età di 80 anni. Imprenditore attivo nel campo immobiliare, agricolo ed energetico nonché grande appassionato di calcio, alla fine degli anni ’80 rilevò il Venezia portandolo in un decennio dalla Serie C2 fino alla Serie A. Nel 2002 acquistò il Palermo, riuscendo a conquistare la promozione in Serie A dopo 31 anni di assenza per poi raggiungere negli anni seguenti anche la qualificazione alla Coppa Uefa e all’Europa League e una finale di Coppa Italia nel 2011. Ebbe anche il merito di lanciare alcuni grandi giocatori del calibro di Cavani, Amauri, Dybala e Pastore, tanto da guadagnarsi la definizione per il suo Palermo di ‘fabbrica di campioni'”.

“Ci ha lasciati Maurizio Zamparini, uomo di calcio il cui nome resterà per sempre legato al nostro campionato. La Lega Serie A esprime il proprio cordoglio alla famiglia”. Così in un tweet la Lega Serie A.

FOSCHI: “CON LUI RAPPORTO UNICO”

“Ho avuto tanti presidenti ma con Zamparini c’è stato un rapporto unico. Abbiamo costruito belle storie e momenti da ricordare nel calcio”. Così il dirigente sportivo Rino Foschi, al telefono con la Dire, ricorda Maurizio Zamparini, suo presidente negli anni di Palermo. “Mi stimava e mi ammirava – aggiunge -. Abbiamo cominciato come un normale rapporto di lavoro ma alla fine siamo diventati un corpo unico nelle vicende di calcio“.

ORLANDO: “SE NE VA UN PROTAGONISTA DELLA STORIA DI PALERMO”

“Con Maurizio Zamparini se ne va un protagonista della storia della città di Palermo e dello sport italiano. La sua passione e dedizione per il Palermo Calcio hanno contraddistinto una stagione ricca di indimenticabili trionfi e colma di entusiasmo tra i tanti palermitani che grazie a lui hanno riscoperto l’amore per i colori rosanero in uno spirito di condivisione che ha saputo unire la città. In questo momento di dolore esprimo la mia vicinanza ai familiari a cui rivolgo le mie più sentite condoglianze”. Così in una nota il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

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