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BOLOGNA – Fare le circoncisioni in casa “è veramente un crimine”. Va fatta sempre “sotto il diretto controllo di un esperto”. Parola di Maurizio Carrino, primario di andrologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli, presente al congresso dell’associazione urologi italiani (Auro), in corso in questi giorni a Bologna.
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Nelle ultime settimane il tema della circoncisione è balzato agli onori della cronaca per la morte di alcuni bambini, in seguito alle infezioni contratte durante le operazioni fatte in casa.
“E’ veramente un crimine- commenta Carrino- perchè la circoncisione, per quanto sia un intervento semplice richiede delle competenze mediche. E talvolta può diventare complessa anche per un clinico esperto, per anomalie anatomiche dell’uretra. Noi abbiamo messo a punto una tecnica particolarmente non invasiva, soprattutto nei bambini, che è una auto-suturatrice automatica che consente l’intervento in pochi minuti. Questo però va fatto in ambiente idoneo, sotto il diretto controllo di un urologo esperto”.
Quindi “assolutamente mai in casa– ammonisce l’esperto- è veramente un crimine”.
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