NEWS:

Migranti, il sindaco di Ferrara attacca il vescovo: “Non faccia politica”

Fabbri definisce "gravissime" le parole dell'arcivescovo Perego, che aveva aperto alla trasformazione della Fondazione per l'agricoltura Fratelli Navarra in una Ong

Pubblicato:09-03-2023 17:33
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 17:33
Autore:

alan_fabbri_gian_carlo_perego
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

FERRARA – “La terra di proprietà altrui da ‘regalare’ agli immigrati come soluzione al problema demografico? La Fondazione Fratelli Navarra da trasformare in una Ong a tale scopo? Le dichiarazioni e i concetti espressi ieri dall’arcivescovo Gian Carlo Perego esprimono una inopportuna presa di posizione politica“. Così il sindaco di Ferrara Alan Fabbri replica alle parole pronunciate ieri dall’arcivescovo di Ferrara e Comacchio “in un contesto che non era certo politico, come l’avvio delle celebrazioni per i cento anni della Fondazione per l’agricoltura Fratelli Navarra“, aggiungendo che Perego, che è anche presidente della Fondazione Migrantes della Cei, “non dovrebbe fare politica, ma prendersi cura delle anime”.

Secondo il primo cittadino ferrarese, esponente della Lega, “ventilare la possibilità della ‘sottrazione’ della proprietà privata altrui – in questo caso di una Fondazione che in cento anni ha dato sostentamento, opportunità a intere generazioni e fa ricerca e sviluppo – è un’esternazione fuorviante e a mio avviso grave, e un tema prioritario come la crisi di manodopera non può essere strumentalizzato in questo modo“. La storia della Fondazione, rincara la dose Fabbri, “è già un esempio di inclusione e ha dato possibilità e opportunità a tantissimi ragazzi, anche stranieri, mostrandosi come esempio concreto di apertura alla comunità, di solidarietà e di vicinanza alle ‘cose del mondo’ e ai problemi globali”.

Fabbri si dice inoltre “rammaricato per la caduta di stile dell’arcivescovo“, che a suo dire “si è abbandonato al solito attacco generalizzato alla politica, alzando il venticello della polemica in un’occasione gioiosa e di festa come quella di ieri”. E anche se “è nota la distanza siderale delle nostre vedute su questi temi”, il sindaco afferma di “trovare gravissimo che un prelato si permetta una tale disinvoltura nel maneggiare situazioni complesse, esprimendo, in un contesto non certo adeguato o coerente, ‘soluzioni’ semplicistiche come quella di colmare il gap demografico aprendo incondizionatamente le porte all’immigrazione, lanciando fantomatiche progettualità, come quella della trasformazione in Ong, che snaturerebbero la struttura e la tradizione della Fondazione e arrivando a considerare la proprietà privata quasi come un orpello”.


Da qui l’auspicio di “una presa di posizione, e di distanza, anche da parte della stessa Fondazione” e l’assicurazione “agli abitanti di Malborghetto (paese ferrarese in cui ha sede l’Istituto agrario sostenuto dalla Fondazione Navarra, ndr) che come amministrazione ci opporremo a ogni disegno che vada nella direzione dell’accoglienza indiscriminata paventata dall’arcivescovo“. Un disegno che, secondo Fabbri, “in passato ha già rivelato tutte le sue contraddizioni, come dimostrano, tra l’altro, le inchieste aperte a Ferrara a carico di alcune cooperative e associazioni che sono state protagoniste della cosiddetta ‘accoglienza’ negli anni scorsi”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it