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Mega confisca al re dei supermercati in Sicilia, per gli inquirenti Lucchese “colluso con Cosa nostra”

Carmelo Lucchese "avrebbe operato sotto l'ala protettiva della famiglia di Bagheria almeno dal 2004"

Pubblicato:19-05-2022 11:53
Ultimo aggiornamento:19-05-2022 11:55
Autore:

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PALERMO – Mega confisca da 150 milioni di euro al re della grande distribuzione alimentare in Sicilia Carmelo Lucchese, di 56 anni, da parte della guardia di finanza di Palermo. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale, su richiesta della Dda del capoluogo siciliano. La confisca di primo grado riguarda le quote societarie e il compendio aziendale della Gamac Group Srl, che all’epoca del sequestro eseguito nel febbraio del 2021 dalle fiamme gialle gestiva 13 supermercati tra Palermo e provincia (Bagheria, Bolognetta, San Cipirello e Termini Imerese).

Gli esercizi commerciali sono stati nel frattempo ceduti a terzi dall’amministratore giudiziario nell’ambito delle linee guida approvate dal Tribunale e quindi la confisca riguarda ora il ricavato della vendita. L’imprenditore, seppure “non organicamente inserito” in Cosa nostra, secondo i magistrati sarebbe “colluso” con i boss avrebbe operato sotto l’ala protettiva della famiglia di Bagheria “almeno dal 2004”.

Questi, secondo la guardia di finanza, i vantaggi che ne sarebbero derivati: concorrenza scoraggiata “anche con danneggiamenti”; acquisizione di imprese concorrenti; risoluzione di vari problemi nella gestione delle imprese, come quelli relativi ai rapporti di lavoro con i dipendenti; risoluzione delle controversie con i soci; nessun pagamento del pizzo nella zona di Bagheria “grazie alla mediazione della locale famiglia mafiosa”.

Lucchese, secondo gli investigatori, avrebbe avuto una “crescita esponenziale” del fatturato aziendale proprio “in coincidenza” con gli interventi di Cosa nostra in suo favore e così da una piccola realtà a conduzione familiare si è passati a “un impero economico” giunto a fatturare oltre novanta milioni di euro nel 2020.


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