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Gli statistici: “Dati patrimonio comune, no ad abolizione bollettino quotidiano”

Il presidente della Società italiana di Statistica, Corrado Crocetta, contro la possibile eliminazione del bollettino giornaliero dei casi Covid

Pubblicato:14-01-2022 18:36
Ultimo aggiornamento:14-01-2022 19:11

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ROMA – “La qualità del dato e come il dato viene comunicato, questi sono i due aspetti decisivi. Se vediamo le notizie pubblicate sui media, dei dati viene fatto un uso non corretto, lecito che siano stati fatti confronti anche strampalati, a volte, ma non è che togliendo i dati si evitano questi problemi. I dati devono essere diffusi perché sono patrimonio comune, sia per gli studiosi, ma anche per i cittadini che devono conoscere i rischi a cui vanno incontro. Diverso è l’uso che dei dati si può fare: è come se si dicesse che poichè ci sono incidenti stradali, non costruiamo più le strade”. È un commento netto quello che Corrado Crocetta, presidente della Società italiana di Statistica e ordinario di statistica all’università di Bari, consegna all’agenzia Dire, a proposito della possibile eliminazione del bollettino giornaliero dei casi Covid.

Una possibilità che pare sempre più sfumare in queste ore, almeno sul fronte del Comitato tecnico scientifico, che non sembrerebbe orientato a cambiare il bollettino ma su cui il governo dovrà esporsi, perché sono le Regioni, non tutte, a chiederlo al ministero della Salute.

“Migliorare la qualità dei dati significa mettere in rete tutti i dati dei sistemi regionali- ribadisce Crocetta- in modo che ci sia maggiore uniformità. Dati quindi che sono verificati e che lo sono stati con lo stesso protocollo e metodologia in tutte le aree del Paese, ma soprattutto i dati devono essere forniti in modo tempestivo, perché se arrivano in ritardo servono a poco- spiega il Presidente Sis- L’Italia ha fatto molto ma ancora molto c’è da fare, la società civile deve crescere da questo punto di vista, come società dobbiamo promuovere la cultura statistica perché solo così i cittadini potranno fare le giuste valutazioni anche sulla propria vita”.


Una questione culturale e di diritti, la spiega così Crocetta: “la vera libertà è lasciare ai singoli la propria scelta, e questo lo si realizza con la consapevolezza e la cognizione delle informazioni, per non subire gli effetti della infodemia, non solo e non tanto della pandemia- distingue Crocetta- Se si arriverà alla decisione di eliminare o ridurre il bollettino giornaliero dei contagi da Covid-19, da parte delle istituzioni e del governo, si creerà molta confusione- avverte Crocetta- Se modifichiamo il bollettino ora, non scatteranno gli indicatori che fanno cambiare di colore le Regioni, ed esporremo i cittadini ad un errore di valutazione”, conclude Crocetta.

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