ROMA – “Credo che il tempo della diatriba politica sia finito. Tra poco il centrodestra avrà un candidato, poi c’è la Raggi. Il centrosinistra deve decidere” non passare il tempo a dire “forse faremo le primarie con la destra e la Raggi già in campo. Che facciamo per 6 mesi giochiamo a racchettoni?”.
“Facciamo le primarie in mezzo al Covid senza uscire di casa?”, prosegue Calenda. Oppure “le facciamo ad aprile? Io non sono contrario alle primarie di coalizione ma se questa è la situazione a un certo punto il Pd mi deve dire anche ‘preferiamo i 5 stelle’, ma una parola di chiarezza a questo punto va data, in un senso o nell’altro“, continua il leader di Azione.
“La politica vista in questo modo è preistorica. Pensa che nelle città ci sono gli elettori dei 5 stelle? I cittadini votano i candidati. Nelle regioni, ad esempio, vincono i candidati di centrosinistra se hanno amministrato bene. Se invece facciamo il tetris poi a vincere è la destra”. Ripeto “possono dire pure che vogliono appoggiare la Raggi, ma dicessero una cosa”.
“Dal Pd non ho nessuna risposta. Io giro i municipi per capire e vedere quali sono i problemi più grossi. Roma è le periferie, il 75% dei romani vive nelle periferie e io le sto girando”, muovendomi poi anche “verso il Centro. E sto analizzando: dalla raccolta dei rifiuti alla sicurezza ed è un disastro. La capitale è la città che è peggiorata di più rispetto alle 27 capitali della Ue”, conclude Calenda.
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