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Pitbull attacca bambino di 10 anni. L’Oipa: “Serve patentino per cani pericolosi”

Un nuovo episodio a Milano dopo le tragedie in provincia di Salerno e di Padova. La denuncia dell'Oipa

Pubblicato:04-05-2024 10:57
Ultimo aggiornamento:04-05-2024 12:58
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MILANO – Nuovo episodio di aggressione di cani ai danni di persone. “Ieri sera a Milano un bambino di dieci anni ferito dal pitbull di casa, a quanto si apprende dalle prime informazioni”. La denuncia arriva dall’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa).

Solo lo scorso aprile un bambino di 15 mesi è stato ucciso da due pitbull in provincia di Salerno,

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e a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully in provincia di Padova.

“L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) – si legge nella nota – chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze”.

COME GESTIRE UN CANE PERICOLOSO?

Come gestire un cane cosiddetto “pericoloso” e cosa dice la legge sulla loro gestione? Risponde l’Oipa, che chiarisce come anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti “pericolosi”. Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericoloseSuccessive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.

“Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici”, spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa. “In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane ‘impegnativo’. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico”.

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