ROMA – “Ieri mentre l’accordo con l’Albania si rivelava un inutile bluff a fini propagandistici; la Meloni si autodefiniva Rambo; l’Assemblea dell’Ilva sanzionava la fine della fabbrica; il salario minimo veniva mandato in soffitta dal Governo (senza proporre alcuna alternativa); i dati presentati da Upb sulla spesa del Pnrr certificavano un disastro senza precedenti… la sinistra, con un blitz a sorpresa, ha deciso di portare l’attacco al cuore de ‘La Scala‘”. Lo scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda.
“Con un’audace manovra a tenaglia- aggiunge- coordinata da Sala e Landini (Anpi e Cgil al seguito) hanno deciso, in nome dell’antifascismo, che mai si sarebbero seduti accanto a Ignazio La Russa, che, in quanto Presidente del Senato presenzierà alla prima scaligera. A risolvere questa indegna pantomima ci ha pensato la senatrice Segre che ha riportato tutti i ‘bimbi’ riottosi a sedersi dove devono, sulla base non delle valutazioni personali, ma del ruolo istituzionale. Ieri è stata una vera ‘Caporetto’ per la propaganda del Governo, ma la sinistra è riuscita ancora una volta a distrarre l’attenzione da ciò che conta ed è concreto e a fare una clamorosa sceneggiata che gli si è ritorta puntualmente contro. Il campo largo? Qui il problema è il campo adulto. E Meloni ringrazia”.
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