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A Venezia77 Alice Rohrwacher presenta il suo ‘Omelia contadina’: “Un funerale pieno di vita”

Il conrtometraggio sulla morte del mondo agricolo fuori concorso nella sezione eventi speciale

Pubblicato:07-09-2020 14:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:50

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VENEZIA – Alice Rohrwacher sbarca alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare ‘Omelia contadina‘, un cortometraggio o, per essere piu’ precisi, ‘un’azione cinematografica‘, come l’ha definita l’autrice, realizzata insieme all’amico e artista JR. “E’ un funerale, ma e’ pieno di vita- ha dichiarato oggi al Lido la regista, durante la conferenza stampa di presentazione del corto- Tutte le persone che hanno partecipato all’azione cinematografica sono vive e sono in lotta per sopravvivere alle difficolta’ a cui devono tenere testa ogni giorno. Ci sembrava importante celebrare questo rito anche per poter ripartire con una nuova vita, una nuova testimonianza”. A due anni di distanza da ‘Lazzaro Felice’, miglior sceneggiatura a Cannes nel 2018, Rohrwacher torna a raccontare quel mondo contadino che sente cosi’ vicino, da figlia di apicoltore, e lo fa con un’azione cinematografica che mira a scongiurare la scomparsa di una cultura millenaria. L’idea nasce nel corso di una passeggiata sul confine tra Umbria, Lazio e Toscana, durante la quale Rohrwacher ha parlato con JR delle proprie preoccupazioni circa la distruzione del paesaggio agrario, violato dal proliferare di monoculture intensive, e delle lotte dei piccoli contadini che contro queste ultime si battono strenuamente. Osservando all’orizzonte file ininterrotte di noccioli, i due artisti hanno avuto l’impressione di trovarsi di fronte a un cimitero di guerra e per questo motivo hanno deciso di celebrare un funerale attraverso la loro azione cinematografica. “In questo territorio dove io abito, c’e’ una realta’ contadina ancora molto forte e molte reti, come per esempio la comunita’ rurale diffusa, e comitati che provano a resistere contro l’avanzata delle monuculture, organizzando molte manifestazioni e convegni”, ha raccontato Rohrwacher.

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“E’ una realta’ trasversale, si va da nuovi agricoltori a persone che sono contadini da generazioni e generazioni, molti di loro hanno partecipato anche alle riprese di ‘Lazzaro felice’. Io e JR volevamo sostenere questa lotta. Le parole con cui si chiude il cortometraggio, ‘Ci avete seppellito ma non lo sapevate che eravamo semi’, sono comunque di grande fiducia e speranza che questa resistenza possa andare avanti e sicuramente aumentare. E’ tuttavia una risposta a una situazione drammatica. Stiamo parlando di una storia di 10mila anni che in qualche modo si e’ conclusa”.

Essendo ‘un’azione’ quella del cortometraggio, il cui scopo e’ arrivare a un pubblico il piu’ grande possibile affinche’ si attivi, il cortometraggio verra’ distribuito gratuitamente nei cinema e si sta riflettendo ora su come diffonderlo nelle varie piattaforme, ha rivelato la regista. Il progetto di ‘Omelia contadina’ non e’ pero’ terminato: ci saranno nuove azioni di questo tipo, che JR ha intenzione di portare avanti, ambientate in altri luoghi, con l’obiettivo di creare una rete tra realta’ in lotta nel pianeta, hanno rivelato i due artisti in conferenza stampa. “Speriamo che ci siano anche dei battesimi oltre a omelie”, l’auspicio di Rohrwacher. “Il 26 settembre ‘Omelia contadina’ verra’ presentato alla Galleria continua di San Gimignano, e rifaremo la processione- ha annunciato la regista- La speranza e’ di creare delle azioni che possano supportare delle lotte”.

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