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Bottigliata contro il capotreno, s’infuria il sindacato: urgono tornelli e si sale a bordo solo con codice biglietto

Episodio ieri sera a Parma. Fit-Cisl: capitreno e personale delle stazioni sono terrorizzati e scoraggiati

Pubblicato:31-10-2023 16:29
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 16:29
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PARMA. – Ieri sera alle 21 un capotreno della sede di La Spezia, il cui convoglio era in sosta a Parma, è stato ferito al volto da una bottiglia di vetro “lanciata da persone che bivaccavano nei pressi del treno”. E oggi la Fit-Cisl va su tutte le furie. Nel denunciare “l’ennesima aggressione”, il segretario emiliano-romagnolo del sindacato Aldo Cosenza torna a ripetere che “la vera soluzione deve riguardare l’accesso alle infrastrutture”, chiedendo nuovamente a Rfi, Regione e aziende che “l’accesso ai binari, e quindi ai treni, sia consentito solo a chi ha in mano il biglietto, perché così facendo otto aggressioni su 10 non ci sarebbero più“.

CISL: DOVEROSO INSTALLARE TORNELLI, E PORTE TRENO SI APRANO SOLO CON CODICE BIGLIETTO

Per il dirigente sindacale, infatti, “installare i tornelli è doveroso, ma non basta: servono anche porte che si aprono solo se si inserisce il codice del biglietto”. La situazione, attacca Cosenza, “è disperata e allo stesso tempo grottesca: ancora una volta siamo nel pieno dell’emergenza e inascoltati, e i capitreno e tutto il personale delle stazioni non ne possono piu, sono terrorizzati e scoraggiati“. Treni e stazioni “devono essere un posto di lavoro e non un campo di guerra”, rincara la dose il segretario regionale della Fit Cisl, che invoca “tutele e sicurezza” e chiede, esprimendo la propria solidarietà al collega, “un intervento serio e urgente da parte di imprese di trasporto, Forze dell’ordine, Regione Emilia-Romagna e Prefetture”.


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