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Studenti celebrano il funerale del diritto allo studio: “Uccidete il nostro futuro”

La protesta di Udu e Rete Studenti Medi ieri davanti al ministero dell'Istruzione dopo l'incontro con Valditara e Bernini definito "insoddisfacente"

Pubblicato:31-10-2023 10:36
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 10:37
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ROMA – L’Unione degli Universitari ha incontrato ieri sera la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Poco prima, la Rete degli Studenti Medi aveva invece incontrato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giusepe Valditara. Entrambi le riunioni si sono svolte presso le sedi dei rispettivi ministeri. “Gli incontri – spiegano UDU e Rete degli Studenti Medi – sono stati insoddisfacenti. La ministra Bernini e il ministro Valditara non hanno assunto impegni precisi e quindi abbiamo manifestato fuori dal Ministero, esponendo una bara gigante, per celebrare il funerale del diritto allo studio”.

PIREDDA (UDU): DA BERNINI IMPEGNO AD AVERE UN NUOVO CONFRONTO

“L’incontro con Bernini– racconta Camilla Piredda, che ha guidato la delegazione dell’UDU al Ministero dell’Università – è durato soltanto una ventina di minuti. La ministra ha deciso di incontrare tutte le associazioni studentesche, a raffica, una dietro l’altro. Una modalità che non rispetta il peso dei gruppi e non lascia adeguato tempo di confronto, tanto che non siamo riusciti a parlare di tutto e abbiamo lasciato alla ministra un documento, ottenendo l’impegno ad avere un nuovo confronto appena ci saranno gli emendamenti alla Legge di Bilancio”.

POLISINI (UDU): DELUSI DA INCONTRO, SU ALLOGGI CONFERMATA LINEA A FAVORE DEL PRIVATO

“Sulle borse di studio – spiega Alessia Polisini dell’UDU – le avevamo chiesto di aumentare i finanziamenti per garantire tutti gli idonei non beneficiari e coprire perlomeno l’inflazione, ma la ministra ha scaricato la responsabilità sulle regioni, dicendo che non c’è spazio in questa legge di bilancio a ulteriori finanziamenti sulle borse. Sugli alloggi conferma la linea a favore del privato perché le tempistiche non consentirebbero di coinvolgere il pubblico, ma non ci ha chiarito né come gli studenti possano pagare centinaia di euro per un posto letto né si è espressa sul fondo sostengo per i fuorisede, il quale oggi vede uno stanziamento di soli sei milioni, mentre noi ne chiediamo almeno cento. In generale ci ha spiegato che il MUR ha uno spazio di spesa limitato, spetterebbe al Ministero dell’Economia prevedere più stanziamenti. Sulla salute mentale e i LEP nessuna risposta, totale confusione, mentre sul numero chiuso non è chiaro quale sia la strada che porterà all’apertura. Siamo delusi dell’incontro”.


STUDENTI MEDI: A VALDITARA CHIESTA INTRODUZIONE EDUCAZIONE ALL’AFFETTITIVA’

Sull’incontro con il ministro Valditara interviene invece Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “L’incontro è durato un’oretta. Abbiamo portato le nostre rivendicazioni a Valditara, chiedendo misure per far fronte al caro studio e lo stanziamento di fondi per lo psicologo scolastico. Abbiamo chiesto un aumento della rappresentanza studentesca per far fronte al taglio degli istituti scolastici, previsti dal ridimensionamento scolastico, così come un’educazione all’affettività e alla sessualità che superi il binarismo di genere. Le risposte di Valditara sono del tutto insufficienti. Valditara ha annunciato uno stanziamento di 78 milioni per aiutare le famiglie nell’acquisto di materiale scolastico. Lo riteniamo sicuramente un primo passo, ma non è sufficiente a coprire il fabbisogno reale all’interno del paese, chiediamo almeno il doppio”.

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