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Ex parroco di Navelli ferito da un colpo di pistola che lo ha raggiunto al cuore

Il colpo di pistola è partito dall'arma che aveva portato con sé durante una passeggiata nei boschi e che deteneva regolarmente

Pubblicato:31-10-2022 13:19
Ultimo aggiornamento:31-10-2022 13:19
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spettatore morto concerto subsonica
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di Marianna Gianforte

NAVELLI (L’AQUILA) – È rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola che lo ha raggiunto all’altezza del cuore l’ex parroco di Navelli (L’Aquila) Massimiliano De Simone, 52 anni. Il fatto è avvenuto sabato in un boschetto poco distante dal Comune, dove spesso andava a passeggiare. Ieri, all’ospedale Mazzini dove è stato ricoverato, il sacerdote ieri è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni sono considerate stabili, respira autonomamente e al momento non corre pericoli di vita. Il colpo di pistola, partito dall’arma che aveva portato con sé nella passeggiata e che deteneva regolarmente, non ha colpito organi vitali ma è passato molto vicino al cuore. Probabilmente già oggi verrà trasferito dalla rianimazione al reparto di chirurgia toracica. “Quanto accaduto ha scosso la nostra comunità, don Massimiliano è molto stimato, tutti vogliono bene a lui e alla sua famiglia, persone perbene. Il nostro ex parroco è presente nonostante per le condizioni di salute si fosse dovuto ritirare a vita privata- commenta il sindaco di Navelli Paolo Federico-, gli auguriamo di rimettersi al più presto”.

Sono intanto in corso le indagini per ricostruire quanto accaduto: la pista più battuta è quella del gesto volontario del sacerdote. Nell’Aquilano Don Massimiliano è molto conosciuto: parroco a Civitatomassa di Scoppito, a Castelnuovo di San Pio delle Camere e Civitaretenga, frazione del comune di Navelli, oggi vive a Navelli con il padre. L’ex parroco è stato anche cappellano al carcere di massima sicurezza di Preturo, ruolo nel quale è salito alla ribalta delle cronache per aver indotto la conversione, all’esito di un percorso spirituale, Gaspare Spatuzza, rinchiuso al 41 bis alle Costarelle, ex boss di Brancaccio riconosciuto come parte del commando degli esecutori materiali dell’omicidio del Beato don Pino Puglisi nel settembre 1993. Per questo, ieri del caso per poche ore si è occupato anche la Digos della questura dell’Aquila. De Simone è stato anche responsabile della Caritas diocesana. Da qualche anno per gravi problemi di salute, in particolare respiratori, è stato posto in quiescenza dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila Giuseppe Petrocchi.


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