NEWS:

Caso Ilaria Salis, la telefonata di Meloni a Orbán. Chi è e di cosa è accusata

La premier Giorgia Meloni nella serata di ieri ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro ungherese Victor Orban sul caso di Ilaria Salis, l'attivista antifascista in carcere in Ungheria da quasi un anno e sotto processo con l'accusa di avere aggredito due neonazisti

Pubblicato:31-01-2024 09:29
Ultimo aggiornamento:01-02-2024 16:11

meloni orban
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – In vista del Consiglio Ue straordinario del 1° febbraio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il Primo ministro ungherese Victor Orban. Il Presidente del Consiglio ha altresì, nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese, portato l’attenzione del Primo Ministro Orban sul caso della nostra connazionale Ilaria Salis, facendo seguito alle iniziative diplomatiche già avviate a partire dal 22 gennaio del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani con il suo omologo ungherese Peter Szijjarto.

LEGGI ANCHE: Ilaria Salis, La Russa incontrerà il padre il 2 febbraio. Fdi: “Manette anche in Italia, con Di Pietro e Tortora”
LEGGI ANCHE: VIDEO | Ilaria Salis in ceppi e al guinzaglio in aula a Budapest. Nordio: “Immagini dure, ci stiamo attivando”
LEGGI ANCHE: Ungheria, lo sfogo del padre di Ilaria Salis: “La sua sfortuna è essere cittadina italiana”

LE ACCUSE A ILARIA SALIS

L’attivista antifascista, che è originaria di Monza e di professione fa la maestra di scuola elementare, è in carcere a Budapest dall’11 febbraio 2023, dopo essere stata arrestata con l’accusa di aver aggredito due neonazisti dopo la fine di una manifestazione. La donna, che era andata a Budapest quel giorno per partecipare ad una contromanifestazione antifascista organizzata in occasione del ‘Giorno dell’onore‘, con cui i ‘nostalgici’ ricordano l’anniversario di quando un battaglione nazista nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa. Ilaria Salis era stata fermata e trovata in possesso di un manganello. La difesa della donna sostiene lo avesse con sè per autodifesa. Ci sono alcune immagini video che documentano l’aggressione da parte di due persone ai militanti neonazisti (feriti non in modo grave, con una prognosi di sette giorni), ma Ilaria Salis nega di essere tra gli aggressori: nel video tutti i protagonisti dell’aggressione indossano passamontagna. Il padre ha inoltre spiegato che la figlia non corre in quel modo, quindi anche lui è convinto non si tratti di sua figlia.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it