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Medico aggredito a Brindisi, aveva vietato l’ingresso ai parenti di una donna morta di Covid

Solidarietà dall'ordine per quanto accaduto ieri al Pronto soccorso dell'ospedale Perrino

Pubblicato:31-01-2022 11:42
Ultimo aggiornamento:31-01-2022 11:42
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carabinieri_ambulanza
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BARI – “L’Ordine dice basta e invita le istituzioni, ognuna per le proprie competenze, a segni tangibili che vadano oltre gli sterili attestati di solidarietà, che consentano agli operatori sanitari di svolgere il loro difficile e impegnativo ruolo in condizioni di sicurezza”. È quanto si legge in una nota firmata dall’ordine dei medici di Brindisi dopo che un medico del Pronto soccorso dell’ospedale Perrino ieri mattina è stato aggredito dai familiari di una donna positiva al coronavirus poi morta a causa delle gravi condizioni.

I medici, nonostante i ripetuti tentativi, non sono riusciti a rianimarla e quando hanno comunicato il decesso ai parenti della donna è scattata l’aggressione decretata anche dalla impossibilità di accedere al reparto per motivi legati ai protocolli di sicurezza anti contagio. “Pur comprendendo l’amarezza e la sofferenza di chi ha subito un grave lutto familiare, non è accettabile che proprio l’operatore sanitario che si è prodigato nell’assistenza del paziente, debba essere oggetto delle rimostranze, della rabbia, della violenza verbale e fisica che condanniamo senza mezzi termini”, sostiene l’ordine che “al collega che ha subito violenza esprime ogni solidarietà e vicinanza da parte dell’intera categoria medica e incoraggia tutti ad essere forti e risoluti nella propria attività”.


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