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Morti improvvise per covid, il sindacato dei militari: “Si faccia un censimento”

Le richieste avanzate dal S.U.M. (Sindacato Unico dei militari) all'amministrazione della Difesa a tutela della salute dei soldati

Pubblicato:06-05-2024 18:44
Ultimo aggiornamento:06-05-2024 18:45
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esercito_militari_soldati
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ROMA – “Sono state registrate anche recentemente delle ‘morti improvvise’ di personale militare, in età anche giovane e- in una formale missiva al ministro della Difesa e all’Ispettorato di sanità militare- è stato chiesto di acquisire eventuali dati statistici di morti premature e in tale campione la correlazione fra decessi di personale in servizio e loro stato vaccinale in merito alla somministrazione di farmaci c.d. Anti-covid“. Sono le richieste avanzate dal S.U.M. (Sindacato Unico dei militari) all’amministrazione della Difesa a tutela della salute dei militari.

UN CENSIMENTO DELLE MORTI IMPROVVISE DAL 2017 A OGGI

E chiede inoltre “se in ambito ministero della Difesa sia stato effettuato un censimento delle morti improvvise dal 2017 ad oggi (seguendo quanto già effettuato dal ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione di Sanità) e quali siano gli eventuali risultati; se in ambito ministero della Difesa, risultino delle pratiche risarcitorie nei confronti di personale militare che ha subito dei danni collaterali post vaccinazione, ai sensi di quanto previsto dalla legge art.210 Legge del 25 febbraio 1992, n. 210 recante norme in materia di Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, riservandosi, previa verifica dei presupposti giuridico – sanitari, impiegando le risorse finanziarie che l’allora Governo Draghi ha stanziato, con il decreto ristori, per pagare chiunque avesse riportato, a causa di vaccinazioni per il covid 19, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica, riconoscendo il diritto ad un indennizzo da parte dello Stato.

UNO SCREENING PER TUTTO IL PERSONALE MILITARE SOTTOPOSTO A VACCINAZIONE OBBLIGATORIA

Inoltre se alla luce di quanto emerso con AstraZeneca, sia intendimento del ministero della Difesa, acquisire da AIFA, attraverso i competenti organi della Sanità Militare, le risultanze del dovuto deposito di sicurezza e efficacia per Pfizer e Moderna, i cui termini sono scaduti a dicembre 2023. In virtù poi, dei recenti casi di effetti avversi verificatesi in personale sano e in condizioni ottimali di salute, al fine di tutelare l’integrità fisica del personale del comparto, si chiede altresì di prevedere uno screening per tutto il personale militare sottoposto obbligatoriamente a vaccinazione, volto a scongiurare eventuali eventi avversi a seguito delle già menzionate somministrazioni obbligatorie”, conclude la nota.


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