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Dalla fuga dalla povertà ai talenti eccellenti, 150 anni di storia italo-brasiliana

Le voci di un incontro ospitato a Roma nella sede dell'Organizzazione internazionale italo-latinoamericana (Iila)

Pubblicato:06-05-2024 18:27
Ultimo aggiornamento:08-05-2024 13:51

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ROMA – Iniziata nel 1874, l’emigrazione italiana in Brasile per fuggire da guerre, malattie e povertà ha messo radici e oggi, a 150 anni di distanza, “continua a essere una presenza fondamentale alla formazione della cultura e della società del Paese, ma anche alla sua industrializzazione e imprenditorialità. È integrata, e siamo un tutt’uno”. Parole e pensieri condivisi con l’agenzia Dire dall’ambasciatore brasiliano Renato Mosca de Souza, a margine di un evento commemorativo a Roma per il 150° anniversario dell’inizio dell’emigrazione italiana in Brasile. A promuovere l’incontro l’Organizzazione internazionale italo-latinoamericana (Iila) in collaborazione con l’ambasciata del Brasile in Italia, Lide Italia, l’Associazione di amicizia Italia-Brasile e la rivista ‘Comunità Italiana’.

“Sappiamo perfettamente cosa vuol dire essere emigranti in un Paese lontano, quindi cerchiamo oggi di gestire la migrazione dall’Africa facendo tesoro di quello che abbiamo imparato” afferma, nel corso dell’incontro, Marco Rago, delegato sostituto d’Italia incaricato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internaizonale. Rago quindi ricorda le vittime e gli sfollati delle piogge torrenziali e delle inondazioni che stanno colpendo in queste ore lo Stato di Rio Grande do Sul: “Non posso non rivolgere un pensiero sincero al Brasile per la catastrofe che sta vivendo. Rinnoviamo la nostra disponibilità a mettere in campo ogni azione concreta per sostenerlo in questo momento così difficile”.

IL DEPUTATO PORTA: “E’ L’EMIGRAZIONE PIU’ GRANDE AL MONDO”

Fabio Porta, deputato della Commissione affari esteri e comunitari della Camera, aggiunge: “L’emigrazione italiana in Brasile è la più grande al mondo non solo in termini di quantità ma anche di qualità: non so quanti imprenditori possono dire di essere diventati leader mondiali stando in un Paese diverso dall’Italia”.


Giacomo Guarnera, presidente di Lide Italia, evidenzia come il Brasile sia “un Paese aperto e pieno di relazioni sentimentali con l’Italia, che possono diventare anche economiche”. Per questo, sottolinea, “Lide vuole farsi ponte, per portare i brasiliani in Italia come presenza ma anche storie che fanno bene”. Per confermare questi legami di successi, viene raccontata la storia di Francesco Matarazzo, che nel 1879 decide di emigrare in Brasile da Castellabate, a 26 anni. Un viaggio all’epoca rischioso e pieno di disagi – si stava per settimane in terza classe o nelle stive delle navi. All’arrivo, la nave ha un incidente e Francesco perde tutto: gli restano solo poche lire in tasca. Il giovane però non si arrende e inizia a lavorare come commerciante, ma poi sviluppa delle idee, come confezionare il grasso del latte in lattine, che fino ad allora arrivava dagli Stati Uniti in casse di legno. Questo gli permette di avviare una larga attività di impresa, che poi trasferisce a San Paolo, dove negli anni apre altre aziende che oggi costituiscono la Matarazzo Holding. Il pronipote Andrea Matarazzo sarà ambasciatore del Brasile in Italia dal 2001 al 2002. Raccontata anche la storia della famiglia Ometto, oggi leader mondiale della canna da zucchero guidata da Rubens Ometto Silveira Mello, citato anche da Forbes. Antonio e Caterina Ometto sono agricoltori nell’area di Padova e arrivano in Brasile a fine ‘800, col sogno di acquistare terreni da coltivare: il bisnonno Antonio muore prima di riuscirci, ma Caterina non si arrende e riesce a comprare 242 ettari, che oggi superano il milione. La famiglia investe poi in altri ambiti, diventando un colosso dell’etanolo, nel settore del gas metano e delle ferrovie, e ora sta aprendo una catena di supermercati: attivi già 600 punti vendita.

LE INONDAZIONI IN CORSO NEL RIO GRANDE DO SUL

“In Brasile la situazione è molto grave, nell’ultima settimana è caduta una quantità di pioggia fuori dal normale. Molti paesini sono finiti sott’acqua. Il governo brasiliano è ancora al lavoro ma il quadro è difficile. Ringrazio il governo italiano per tutto il sostegno che ci ha dato“. Così all’agenzia Dire l’ambasciatore brasiliano Renato Mosca de Souza sulle inondazioni che stanno interessando lo Stato di Rio Grande do Sul, a margine dell’evento commemorativo del 150° anniversario dell’emigrazione italiana in Brasile, organizzato a Roma da Iila, l’Organizzazione internazionale italo-latinoamericana.

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