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Su Sky ‘Unwanted’, la serie sui migranti. Bocci: “La verità è rivoluzionaria”

Dal 3 novembre con la regia di Oliver Hirschbiegel: "La verità oggi non è un dato di fatto, ma viene costruita"

Pubblicato:30-10-2023 17:54
Ultimo aggiornamento:30-10-2023 17:54
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ROMA – Dilemmi morali e questioni etiche, speranza e dolore, solidarietà e crudeltà, vita e morte in ‘Unwanted – Ostaggi del mare’, la nuova serie Sky Original in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now dal 3 novembre. Da quella data tutti i venerdì su Sky Atlantic con due episodi a settimana, la serie – creata da Stefano Bises, che l’ha scritta con la collaborazione di Alessandro Valenti, Bernardo Pellegrini e Michela Straniero – sarà prossimamente disponibile in tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa. ‘Unwanted’ è una serie in 8 episodi prodotta da Sky Studios insieme a Pantaleon Films e Indiana Production, liberamente tratta da ‘Bilal’ (edito da La nave di Teseo), il libro inchiesta del giornalista sotto copertura Fabrizio Gatti sul viaggio da lui intrapreso lungo le rotte del Sahara, popolate non solo dai migranti che si spostano dall’Africa per raggiungere l’Europa ma anche da quanti fanno affari lucrando sulla loro disperazione.

Alla regia di tutti gli episodi Oliver Hirschbiegel, premiato regista tedesco divenuto celebre in tutto il mondo grazie a titoli come ‘La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler’, ‘Diana’ e il film vincitore del Sundance Film Festival nel 2009 ‘L’ombra della vendetta – Five Minutes of Heaven’. “È necessario raccontare storie come questa perché credo che tutti in Europa siano consapevoli della situazione dei rifugiati che cercano di arrivare, delle migliaia di persone che annegano e muoiono. Ma è solo un dato di fatto che non significa nulla perché queste persone sono solo numeri, non hanno un volto e nemmeno una biografia. L’intento principale è quindi quello di dare a queste persone un volto, una storia e aiutarle a capire”, ha detto Oliver Hirshbiegel all’agenzia Dire. Per il regista i migranti “hanno davvero bisogno di andare avanti con la loro vita, ma qui si trovano un muro”. Storie come ‘Unwanted’ sono fondamentali oggi anche per ridurre la distanza dell’incontro con queste persone. Finché sono numeri ci relazioniamo in un modo, quando sono essere umani con le loro storie, figli, desideri, speranze, dolori e amori entriamo in connessione non con il fenomeno ma con gli essere umani. E questo ci può aiutare per affrontare la situazione”, ha detto Bises alla Dire. “È importante perché ti racconta senza nozionismi e senza voler insegnare qualcosa la realtà senza punti di vista”, ha sottolineato Bocci.

Girata in inglese, italiano, tedesco, francese e diversi dialetti africani, la serie è interpretata da un numerosissimo cast multiculturale capitanato da Marco Bocci e Jessica Schwarz, e che comprende Dada Bozela, Hassan Najib, Jonathan Berlin, Jason Derek Prempeh, Cecilia Dazzi, Francesco Acquaroli, Barbara Auer, Sylvester Groth, Marco Palvetti, Denise Capezza, Nuala Peberdy, Samuel Kalambay, Amadou Mbow, Edward Asante Apeagyei, Reshny Massaka, Onyinye Odokoro, Massimo De Lorenzo e Scot Williams. “Spero che per i migranti ci sia un possibilità di vivere quando arrivano qui”, ha detto Bocci. Per Acquaroli (che interpreta un passeggero della nave) “l’integrazione è possibile”.


‘Unwanted – Ostaggi del mare’ racconta cosa accade quando una nave da crociera, la Orizzonte, piena di turisti occidentali, trae in salvo un gruppo di migranti a seguito del naufragio della loro imbarcazione. Le storie dell’equipaggio e dei passeggeri della crociera si intrecceranno con quelle dei nuovi ospiti della nave. La situazione precipiterà quando alcuni dei migranti, scoperto che la crociera si muove verso la Libia, dalla quale sono partiti, per la disperazione decidono di prendere in ostaggio la nave. La Orizzonte è una gigantesca nave crociera. Cinquemila persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio. La prima sera, dal mare vengono salvati ventotto migranti africani. Per quelle persone in fuga da miseria, fame e guerre l’Orizzonte è la salvezza. Per i passeggeri, l’incontro con i naufraghi, è un bagno di realtà di cui avrebbero probabilmente fatto a meno. Perché la scoperta da parte dei migranti che la nave è diretta in Nord Africa, da dove fuggono, li spinge a dirottare la nave, trasformando la crociera in un teatro di scontro dove si scaricheranno tutti i conflitti scatenati dalle migrazioni. “La verità oggi è rivoluzionaria”, ha sottolineato Bocci. “Viviamo in un mondo in cui la verità non è un dato di fatto, ma qualcosa che viene costruito. Sembra che ci siano solo due campi e niente in mezzo. E ogni campo si occupa della verità che sembra preferire. E poi, nel mezzo, ci sono i social media, che creano un’altra verità che si adatta a ciascuna parte. Così diventa sempre più oscuro il significato di verità”, ha sottolineato Hirshbiegel.

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