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Da Ravenna a Trieste per la Barcolana, Hera molla gli ormeggi

Il Gruppo Hera lancia 'Go to Barcolana da Ravenna', la regata velica che si terrà nei giorni della gara più grande del mondo. E che avrà un trofeo 'green'

Pubblicato:30-08-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:30-08-2022 16:49

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MARINA DI RAVENNA – Si scrutano da un parte all’altra dell’Adriatico. Due grandi porti industriali, che però hanno alle spalle una grande tradizione velistica. Hera, che dall’Emilia-Romagna qualche anno fa è approdata in Friuli Venezia Giulia, traccia oggi una rotta ideale tra Trieste e Ravenna, sponsorizzando la regata velica che porterà una cinquantina (si spera) di imbarcazioni dalla marina della capitale bizantina alle acque di fronte a Trieste, dove dall’1 al 9 ottobre si terrà la 54esima edizione della Barcolana, la regata velica più grande al mondo. Gli organizzatori del Circolo velico ravennate erano già pronti lo scorso anno, ma furono costretti ad annullare la challenge a causa delle avverse condizioni climatiche.

Quest’anno, ancora una volta in collaborazione con la Società velica di Barcola e Grignano, ci riprovano: le imbarcazioni dovranno essere pronte a mollare gli ormeggi per ‘Go to Barcolana da Ravenna’ il 6 ottobre, ma se le previsioni del tempo dovessero sconsigliare la partenza quel giorno, il bando di iscrizione prevede di poter anticipare il via. La nuova rotta darà modo ai partecipanti di trasformare la risalita dell’Adriatico in una regata collaterale alla Barcolana lunga 95 miglia marine.

Potranno partecipare tutte le barche con lunghezza maggiore agli 8,46 metri, che saranno divise per classi: gli armatori riceveranno un unico numero di moscone che li accompagnerà sia nella regata di avvicinamento che durante l’evento di Trieste. Il vincitore della ‘Go to Barcolana da Ravenna’ sarà determinato attraverso un sistema di compensazioni che metterà tutti i concorrenti, indipendentemente dalle caratteristiche della propria barca, alla pari.



In palio un trofeo realizzato da Yuyu Zhao, studentessa proveniente dalla Mongolia, prima classificata nel concorso interno promosso dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, che ha una lunga storia di collaborazione con Hera: Zhao ha vinto con un progetto che mette insieme il mosaico e la sostenibilità, realizzando una vela di forma piramidale in varie sfumature d’azzurro con tessere di plastica riciclata recuperata dal mare, utilizzate anche per gli inserti in micro-mosaico, una tecnica della tradizione ravennate.


“L’anno scorso abbiamo fatto una scelta di prudenza e abbiamo deciso di non mettere a rischio i 35 iscritti. Ripartiamo per mettere insieme due realtà velistiche importanti. Il Mar Adriatico spesso è considerato periferico, ma ha dato i natali a grandi navigatori e grandi progetti. È un ecosistama fragile, messo a rischio dai cambiamenti climatici e va tutelato”, sottolinea Mitja Gialuz, presidente della Società velica di Barcola.

“Barcolana è cresciuta grazie alla partecipazione di tanti equipaggi adriatici e la flotta ravennate è sempre stata importante. Trieste e Ravenna sono due città legate da porti importanti, dall’amore per il mare e per l’arte. Tanti punti in comune e la voglia di educare alla sensibilità: Hera da questo punto di vista è un partner ideale per fare passi in avanti nella tutela del nostro mare che ha bisogno di regatanti attenti alla sua tutela”, aggiunge Gialuz.


“I presupposti che ci avevano portato qui lo scorso anno ci sono tutti. Nel frattempo molti hanno potuto constatare come questa fosse una buona idea, perché rafforza il canale tra Trieste e Ravenna in maniera sportiva, sfruttando anche l’abbrivio che viene dalla storia della Barcolana. L’anno scorso è andata male per questioni climatiche, siamo qui tutti a fare il tifo perché quest’anno abbia una piena riuscita”, incrocia le dita il presidente esecutivo di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano.

Una presenza a fianco dei velisti, quella della multiutility, rivendica Tommasi, “coerente con la nostra storia e il nostro lavoro nei due principali porti su cui lavoriamo”. Del resto, prosegue il numero uno della multiservizi, “per la salute dell’Adriatico abbiamo fatto cose importanti, sia a Trieste che nella Romagna, dove, da Rimini in su, è stato realizzato uno dei progetti più ragguardevoli in Italia dal punto di vista impiantistico per la salvaguardia della costa e della qualità dell’acqua. Per quanto riguarda Trieste abbiamo appena definito la partenza del nuovo depuratore, un altro degli elementi del gemellaggio sancito da questa iniziativa”.

Dunque, a Ravenna ci si prepara a rinsaldare i legami con il capoluogo giuliano. “Siamo convinti che questa debba diventare una delle regate classiche del Nord Adriatico”, scandisce Matteo Plazzi, vicepresidente del Circolo velico di Ravenna e vincitore di una Coppa America. “Il Circolo velico organizza regate d’altura in cui la priorità è la sicurezza, richiedendo criteri di ammissibilità più alti di quelli federali. ‘Go to Barcolana da Ravenna’ è una regata semplice dal punto di vista tecnico. Credo ci sia la possibilità di avere 40-50 barche alla partenza”, è la previsione di Plazzi nel giorno dell’apertura delle iscrizioni.


L’obiettivo è far arrivare a Ravenna delle imbarcazioni dai porti del medio e basso Adriatico dirette alla Barcolana, offrendo ospitalità nel porto e la possibilità di trasformare parte del trasferimento verso Trieste in una regata. Lo sport si sposa con l’arte grazie al trofeo Gruppo Hera. “Il mosaico è il filo guida del nostro percorso di studi, vocazione naturale della città di Ravenna. Il fatto che sia stato scelta come opera vincitrice del concorso il progetto di Zhao, che ha scelto di utilizzare tessere di plastica raccolte dal mare è un aspetto interessante che unisce ancora di più le necessità di un momento in cui anche l’utilizzo dello smalto vetroso può diventare un problema rispetto ai costi dei materiali”, conclude la coordinatrice didattica dell’Accademia delle belle arti di Ravenna, Paola Babini.

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