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FOTO | VIDEO | Mattarella visita le zone alluvionate ma scoppia la polemica tra Musumeci e il Quirinale

Il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare ha 'polemizzato' sul mancato invito degli esponenti di Governo

Pubblicato:30-05-2023 12:52
Ultimo aggiornamento:31-05-2023 09:35
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mattarella alluvione bonaccini
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FORLI’ – Tanti bambini con il tricolore in mano e una nutrita rappresentanza dei molti “angeli del fango”, i “burdel dal paciug”, che stanno aiutando la Romagna a risollevarsi. Non ci sono solo le “ferite” del territorio ad accogliere questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita ai luoghi colpiti dall’alluvione. C’è anche l’entusiasmo giovane di chi non vede l’ora di ripartire. Atterra a Forli il presidente e prima del bagno di folla in piazza Saffi visita Modigliana sugli Appennini, un Comune e che gli ultime eventi metereologici hanno cambiato anche morfologicamente.

Poco dopo le 11 è nel salotto del capoluogo, accolto dal saluto dei giovanissimi e dal grido “Presidente uno di noi”. Uno striscione recita “La tua presenza per noi è una carezza al cuore“, un secondo ringrazia Mattarella con tante firme e non manca il “Romagna mia ten bota”. I primi a salutare il presidente in piazza sono i bimbi del quartiere Romiti, tra i più colpiti. Il presidente sorride e si ferma, saluta Istituzioni, Forze dell’ordine e volontari.

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Stringe la mano al sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che ricorda come piazza Saffi è un luogo dall’alto “contenuto simbolico” per la citta, dalla Resistenza all’omicidio del senatore Ruffilli. E “qui c’è la forza per rinascere, c’è il futuro, ci sono gli angeli”. Dunque nessun dubbio, “rinasceremo e usciremo dall’incubo”. Non ha dubbi neanche il presidente Mattarella: ” Questa piazza ha visto momenti importanti nella storia della città. Questo è impegnativo e difficile, ho visto tante ferite nel territorio. So che ce la farete con l’aiuto dello Stato e del governo. È la volontà di questa comunità e tutta l’Italia vi è vicina, non sarete soli“. È “un’esigenza di tutti che l’Emilia-Romagna si rialzi velocemente”, conclude il presidente, prima di ripartire per gli altri luoghi dell’alluvione. Un salto al quartiere Romiti e poi via verso Cesena, Lugo, Faenza e Ravenna.

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MUSUMECI: NESSUNO DEL GOVERNO INVITATO CON MATTARELLA, PECCATO

Sulla visita di Mattarella è intervenuto il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci, che ai microfoni di RaiNews24 ha ‘polemizzato’ sul mancato invito degli esponenti di Governo. “Io so contento che anche il Presidente della Repubblica oggi sia sui luoghi alluvionati- ha detto-come abbiamo fatto tutti noi ministri, come per due volte ha fatto il capo del governo. Peccato che oggi del governo non ci sia nessuno a illustrare al Presidente della Repubblica alcune particolari situazioni del luogo. Fa niente, l’importante è arrivare ai risultati“. Perché in Emilia Romagna con Sergio Mattarella non c’è nessun rappresentante del governo? “Questo non lo so, non è stato invitato”.

QUIRINALE: GOVERNO SEMPRE GRADITO MA COLLE NON FA INVITI SU TERRITORI

Immediata la risposta del Quirinale: “Il Presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal Presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del primo settennato. Il Quirinale in occasioni del genere non ha mai fatto inviti. Ma se qualcuno vuol venire è benvenuto”, ha detto il consigliere per la stampa del Colle Giovanni Grasso.

MATTARELLA A FAENZA: ACCANTO A GOVERNO PER LA RIPRESA

“Non sarete soli. Sarò accanto al governo per il sostegno a una ripresa vera e piena”, garantisce Mattarella tra gli applausi ai sindaci dei Comuni colpiti, concludendo a Faenza l’itinerario che lo ha portato a Modigliana, Forlì, Cesena, Ravenna e Lugo, dove ha visitato il Teatro Rossini gravemente danneggiato dall’alluvione e sostenuto con una raccolta fondi dagli abbonati.

Il “primo” pensiero del Capo dello Stato a Faenza è per le vittime, per chi non si è sentito di lasciare la propria casa o il frutto del proprio lavoro. E “un modo straordinario per rendergli onore sono i volontari”, sottolinea Mattarella, al lavoro nelle zone colpite assieme ai Corpi dello Stato. “Una quantità di giovani che trasmettendo entusiasmo è venuta per impegnarsi e aiutare chi ha bisogno. Un’opera preziosa”. Tra chi ha salvato persone in ore drammatiche, chi ha aiutato a pulire, chi a sostenere chi si sentiva smarrito. I volontari hanno insomma portato “speranza e fiducia, elementi preziosi per non perdersi d’animo e mantenere il sentimento tipico romagnolo” di non arrendersi ma rialzarsi e ripartire. E anche papa Francesco, incontrato ieri in Vaticano, rivela Mattarella, ha elogiato i romagnoli.

Il Capo dello Stato, inoltre, guarda ai sindaci presenti come “punto di riferimento per i cittadini per non crollare nella sfiducia durante l’emergenza e punto di riferimento ora per la ricostruzione”.
Si tratta di un’azione “fondamentale, il nostro Paese ha qui un elemento fondamentale, la Romagna dà spinta all’attività produttiva, alla vita sociale, al turismo, è di assoluta priorità ed è interesse nazionale la riprese del territorio. Non abbiate paura, non sarete soli”, dice in particolare al sindaco di Faenza Massimo Isola. L’obiettivo, ribadisce, è “fondamentalmente importante, c’è la certezza che l’attenzione continuerà anche a riflettori spenti, senza pause”. Con un “pericolo da evitare” però: “La tentazione di arrendersi che non fa parte della tradizione romagnola ma in queste condizioni potrebbe crearsi e va scongiurata con una ripresa veloce”. I comparti, conclude il presidente Mattarella, sono tanti, dalle case alle aziende agricole, dalle strade alle comunicazioni. Come constatato sorvolando le tante frane in montagna, ci sono “opere di grande portata davanti a tutti noi, questa è la condizione per riprendere appieno la produttività e la vita di questa regione”. Ma questo è anche “il carattere dell’Italia che emerge con più forza nelle difficoltà”.

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