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Il Brasile celebra la prima missione nello Spazio del ministro-astronauta

Marco Pontes volò sulla Stazione spaziale per 8 giorni per la Missão Centenário

Pubblicato:30-03-2022 14:50
Ultimo aggiornamento:30-03-2022 14:51
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ROMA – Il Brasile prevede di essere indipendente nella produzione di vaccini contro il Covid-19 entro fine anno. Lo ha affermato il ministro della Scienza e la tecnologia, Marco Pontes. Chissà se aveva immaginato a un annuncio del genere, in veste di ministro, quando 16 anni fa, divisa da astronauta, si era trovato a osservare la superficie della Terra da centinaia di chilometri di distanza a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Certo, il contributo allo “sviluppo di nuovi farmaci” del programma che portò l’attuale ministro nello spazio è stato ricordato ieri in un comunicato dalla Agência Espacial Brasileira (Aeb). L’occasione era di quelle importanti. Ricorreva infatti proprio ieri il 16esimo anniversario della Missão Centenário nell’ambito della quale, il 29 marzo 2006, Pontes venne inviato sull’Iss, primo brasiliano e primo cittadino di lingua portoghese a oltrepassare la soglia della nostra atmosfera nella storia. A rendere possibile l’impresa, un accordo di cooperazione siglato fra l’Aeb e l’agenzia omologa russa Roskosmos l’anno prima.

Questa operazione, come si evince dal titolo, era stata a sua volta promossa in occasione di un anniversario: 100 anni prima il pioniere dell’aviazione brasiliana Alberto Santos Dumont riuscì infatti a completare per la prima volta un volo aereo con passeggeri a bordo. Grazie alla missione Pontes rimase otto giorni nella Iss, dove sperimentò la vita senza gravità, girò video, fece circa 2.200 foto e condusse otto esperimenti scientifici utili in futuro, ricorda l’Aeb, “nello sviluppare nuovi farmaci, sistemi ed equipaggiamenti per vari usi, così come tecniche di produzione del cibo e conoscenze sull’organismo umano”.


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