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Sandra Milo, la camera ardente in Campidoglio. Il ricordo dei figli: “Una grande mamma, ha donato sempre agli altri”

La camera ardente sarà aperta al pubblico fino alle 19.30

Pubblicato:30-01-2024 11:11
Ultimo aggiornamento:31-01-2024 10:02

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ROMA – Il feretro di Sandra Milo è giunto in Campidoglio, accolto dai familiari, tra cui i figli Ciro, Azzurra e Debora, e dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. La camera ardente dell’attrice è stata allestita nella sala della Protomoteca, che sarà aperta al pubblico fino alle 19.30.

La musa del regista Federico Fellini e protagonista del cinema italiano negli anni Sessanta si è spenta, ieri a Roma, tra l’affetto dei suoi cari. Aveva 90 anni.

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IL FIGLIO CIRO: “UNA PARTE DI ME SE N’È ANDATA CON LEI”

“Lei è sempre stata molto presente con noi, mi ha stretto la mano fino all’ultimo respiro. Una parte di me se n’è andata con lei lassù in cielo”. È il ricordo di Ciro De Lollis, secondo figlio di Sandra Milo, in occasione dell’apertura della camera ardente della madre in Campidoglio.
“La mia mamma era veramente sincera, bella, dolce, apprensiva, con una pazienza fuori dal comune”, le sue parole strozzate dalle lacrime. “Ha sempre fatto qualsiasi cosa per noi. Grazie a tutti per l’affetto che le state dando, lo sentiamo tutto”.

LA FIGLIA DEBORA: “HA SEMPRE PAGATO IN PRIMA PERSONA I SUOI ERRORI

“A Roma ha trovato il suo successo e ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori e ascese. Successi e insuccessi, perché tutti li abbiamo nella nostra vita e ha sempre pagato in prima persona per i suoi errori”. Sono le parole commosse di Debora Ergas, primogenita di Sandra Milo, in Campidoglio per la camera ardente della madre, allestita in Protomoteca. Il cinema, ha detto la figlia dell’attrice, giornalista Rai, “a volte l’ha osannata e a volte l’ha dimenticata. Lei però ha sempre donato agli altri: se n’è andata da questo mondo senza nemmeno una casa di proprietà, perché ha donato tutto sempre a chi ne aveva più bisogno. È stata capo famiglia di sé stessa ed è stata una grande mamma”.
Non solo artista. Perché Sandra Milo, “mia mamma, ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi. Per la violenza alle donne negli anni ’60 quando nessuno ne parlava. Per il diritto al divorzio e per gli stipendi uguali- ha ricordato Ergas- Si è battuta perfino per il fine vita e l’autodeterminazione perché ognuno se ne potesse andare da questo mondo quando e come volesse”.

GOTOR: “SANDRA MILO AMICA DI ROMA, FAREMO DI TUTTO PER RICORDARLA”

“Sandra Milo è stata un’amica e una cittadina di Roma, e il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto omaggiarla concedendo il suo luogo più prestigioso, la Sala della Protomoteca. Ne ricordiamo la grande umanità, la simpatia, l’ironia, ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi che hanno fatto la storia del nostro cinema, a partire naturalmente dal sodalizio con Federico Fellini e dall’aver fatto parte di quel capolavoro della storia del cinema che è Otto e mezzo. Roma farà di tutto per ricordarla, perché la sua storia merita di essere ricordata”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, in occasione dell’apertura della camera ardente di Sandra Milo in Campidoglio.

RUTELLI: HA CARATTERIZZATO TUTTO IL DOPOGUERRA

“Sandra Milo ha caratterizzato tutto il cinema del Dopoguerra, e noi siamo qui a renderle l’omaggio che merita: era una donna libera”. Lo ha detto Francesco Rutelli, presidente di Anica ed ex sindaco di Roma, uscendo dalla camera ardente allestita in Campidoglio per Sandra Milo.
L’attrice, ha ricordato Rutelli, “era una persona che rideva sempre, che metteva allegria, e ha sempre avuto una grande sensibilità per i diritti di chi lavora”.

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