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Fase 2, Milano alla Regione Lombardia: “Test pungidito nei centri estivi”

Alla vigilia dell'apertura dei centri estivi il Comune di Milano riapre il fronte col Pirellone sulla sicurezza di bambini e operatori nelle attivita' ludiche estive

Pubblicato:29-05-2020 17:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:24

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MILANO – “La sicurezza dell’infanzia e’ un tema delicato, il distanziamento dei piccoli una forzatura. Qui facciamo una proposta educativa, dunque il test pungidito e’ l’unica possibilita’. Credo che la Regione sbagli in questa impossibilita’ dei test pungidito che non e’ un tema di maggioranza o opposizione, ma di buonsenso”. Alla vigilia dell’apertura dei centri estivi il Comune di Milano riapre il fronte col Pirellone sulla sicurezza di bambini e operatori nelle attivita’ ludiche estive. L’occasione, per l’assessore all’istruzione di Palazzo Marino, Laura Galimberti, e’ stata la seduta congiunta delle commissioni consiliari Turismo e Istruzione, dedicata all’avvio delle Summer school a Milano che saranno aperte fino al 7 agosto, posto che l’iniziativa privata sara’ libera di prolungare l’offerta e che l’amministrazione auspica che “tanti piccoli centri diffusi per avere gruppi piccoli di bambini” allarghino un’offerta che Palazzo Marino stima avra’ non piu’ del 30% di domande rispetto allo storico.

Laura Galimberti

“Dovremmo fare delle gabbiette per i bambini” per favorire il distanziamento, e’ il paradosso usato da Galimberti. “Ma il tema a monte e’ la sicurezza sanitaria”, ha aggiunto l’assessore, invitando a non affrontare il problema “a valle col distanziamento”.

Avremmo educatrici come dei ‘Mazinga’ (robot dei cartoni animati degli anni ’80, ndr), con le protezioni. Faremmo ospedali di terapia intensiva, non centri estivi”. Galimberti ha concluso sul punto invitando il consiglio comunale ad esprimersi.


E rispondendo a una domanda di Basilio Rizzo (Milano in Comune) ha precisato che nei centri estivi la responsabilita’ per eventuali contagi sara’ “condivisa con le famiglie” a cui verra’ fatto “firmare un modulo”.

Roberta Guaineri

Anche se l’assessore al turismo Roberta Guaineri ha gettato acqua sul fuoco: “Dalle linee guida Inail nulla cambia sulla responsabilita’ per chi organizza un evento nel rispetto delle procedure di sicurezza”.

L’appello di Galimberti, che aveva replicato tra gli altri alle sollecitazioni del sindacalista Cgil Adriano Sgro’ (“la questione tamponi si deve risolvere in fretta, se no avviamo una fase di vera improvvisazione”) e’ stato ripreso da Marco Fumagalli (Alleanza civica per Milano), presidente della commissione Turismo, medico e membro della maggioranza. “Il Comune non puo’ andare in deroga e fare i test pungidito. Dobbiamo per forza cercare di sollecitare questa esperienza ai bambini, che sono meno suscettibili al tampone. Ma sollecitare la Regione perche’ piu’ facilmente i bambini sono testabili col pungidito”. Fumagalli si e’ poi rivolto ai consiglieri PD “perche’ si condivida un ordine del giorno urgente”.

Nelle oltre due ore di commissione numerose le sollecitazioni dei consiglieri, dalla priorita’ alle famiglie monoparentali (Alessandro Giungi, Pd) che l’avranno a patto che il genitore single lavori, all’appello per i bambini disabili della garante comunale dell’Infanzia Annamaria Caruso, a cui Galimberti ha risposto alzando le mani. “Sulla disabilita’ ci sono risorse della legge 285 da riorientare, perche’ ci mancano 500 milioni come Comune, ricorda sempre l’assessore Tasca, dunque non sara’ dal bilancio comunale che attingeremo”.

Galimberti ha poi citato un intervento di Fabrizio De Pasquale di Forza Italia che “ricordava che ci sono 150 milioni del governo per i centri estivi” per aiutare nel pagamento delle rette, “ma sono fermi in conferenza unificata, perche’ non c’e’ l’immediata disponibilita’ di tutte le Regioni a trasferirle ai comuni“.

Per aiutare il servizio alle famiglie e contenere le rette il Comune fara’ la sua parte con la concessione gratuita di spazi. E la fara’ anche la citta’ metropolitana, come ha spiegato la vicesindaca Arianna Censi, annunciando la concessione gratuita di tutte le sedi scolastiche di proprieta’ di Palazzo Isimbardi, essenzialmente sedi delle scuole secondarie superiori “perche’ il problema sara’ avere aree all’aperto sufficientemente grandi, e non solo a Milano, ma in tutti i comuni della citta’ metropolitana”.

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