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Ischia, il ministro Pichetto Fratin: “In galera il sindaco e chi ha lasciato fare”. È polemica

Il ministro dell'Ambiente interviene sulla frana che ha causato vittime sull'isola. L'Anci chiede le scuse, Salvini: "Io i sindaci vorrei proteggerli"

Pubblicato:28-11-2022 09:53
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 16:15

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ROMA – Il ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, interviene a ‘Non Stop News’ su RTL 102.5 e commenta la tragedia di Ischia, con la frana provocata dal maltempo che ha provocato almeno otto vittime, tra cui un neonato di 22 giorni. E restano ancora cinque i dispersi. “Secondo me basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti coloro che lasciano fare – dice il ministro a proposito degli abusi edilizi -. Che tutti facciano davvero il proprio dovere: da me all’ultimo amministratore”.

Parole che hanno suscitato non poche polemiche: il presidente Anci, Antonio De Caro, reclama le scuse, mentre il coordinatore dei sindaci del Pd, Matteo Ricci, chiede le dimissioni del ministro. E il collega Matteo Salvini dichiara: “C’è qualcuno che vorrebbe arrestare i sindaci, io invece vorrei proteggere e liberare i sindaci perché è sulle loro spalle che viaggia la maggior parte dello sviluppo del Paese. Lavoreremo per un maggior potere di intervento e di decisione dei sindaci”, aggiunge il ministro delle Infrastrutture in riferimento al Codice degli appalti.

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Per quanto riguarda il piano degli adattamenti climatici, chiuso in un cassetto, Pichetto Fratin osserva: “Questo piano è partito con il ministro Galletti nella Legislatura 2013-2018, sono arrivato un mese fa ho chiesto lo stato dei piani, dovrebbe essere presentato a giorni“. Ma il ministro dell’Ambiente ricorda che “il piano non avrebbe evitato il disastro di Ischia. Sarebbe stato evitato se non avessero costruito nell’alveo. Ci sono stanziamenti per quell’area previsti dieci anni fa, mai risultati a livello di progettazione”.

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Intanto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha proposto di demolire le case abusive sull’isola, per evitare altre tragedie in caso di nuovi fenomeni meteorologici estremi. Per Pichetto Fratin, la strada può essere un’altra: “Confischerei quello che è abusivo per valutare quello che è pericoloso”, nota il ministro.

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DECARO (ANCI): “DAL MINISTRO UN COMMENTO INACCETTABILE”

“Il commento del ministro Pichetto Fratin sulla tragedia di Ischia, mentre ancora si cercano i dispersi e si contano le vittime, è di una volgarità inaccettabile e denota una grave ignoranza dell’argomento“. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, replica così al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. “Siamo sicuri – aggiunge il sindaco di Bari – che non rappresenti la linea del Governo sul tema annoso e drammatico del dissesto idrogeologico del nostro territorio, delle sue responsabilità, e di chi e come ci si possa mettere riparo. Liquidare la questione scaricando tutta la responsabilità sui sindaci, addirittura auspicando che vengano ‘messi in galera’, è l’opposto di quello che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe fare: ora dal ministro aspettiamo delle scuse verso i sindaci italiani”.

Decaro spiega che “da anni, in tutti gli incontri e in tutte le occasioni, l’Anci sostiene con forza la necessità di varare un piano straordinario per la manutenzione del territorio, nell’interesse esclusivo e primario dei nostri concittadini. Se si trovasse un ministro disposto a impegnarsi in questa direzione, noi sindaci saremmo pronti a dare il nostro contributo come, del resto, facciamo sempre con uno spirito di collaborazione che non traspare certo dalle dichiarazioni di Pichetto Fratin”.

Il presidente dell’Anci conclude: “Il dramma della fragilità del territorio italiano e della mancanza di una sua manutenzione va molto oltre le competenze dei singoli sindaci. Questi casomai rappresentano un presidio importante per il territorio, sia per la sua integrità che per la sua valorizzazione. Da anni chiediamo il varo di politiche attive per evitare lo spopolamento dei piccoli Comuni e per contrastare il dissesto idrogeologico. I ritardi e gli errori si accumulano, come lamentiamo da tempo, nelle fasi che precedono l’avvio dei lavori per la tutela del territorio: nell’erogazione delle risorse e nella programmazione. Fasi delle quali non rispondono i Comuni. Ci sono risorse ferme da anni per gli interventi di risanamento del dissesto idrogeologico che, come certifica la Corte dei conti, non vengono spese, e ora altre ne sono previste all’interno del Pnrr”.

Il governo e i suoi ministri, dice infine Decaro, “dovrebbero innanzi tutto preoccuparsi di accelerare e semplificare le procedure, come giustamente ha ricordato anche il presidente del Consiglio intervenendo giovedì scorso all’Assemblea dell’Anci di Bergamo. Le polemiche e gli scaricabarile non sono degni di momenti così drammatici e non danno alcuna risposta alle esigenze e alla rabbia giustificata dei cittadini colpiti”.

RICCI (PD): “PAROLE GRAVISSIME, PICHETTO FRATIN SI DIMETTA”

“Le parole del ministro Pichetto Fratin sono gravissime”. Così Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd. “Non ha idea di cosa significhi fare il sindaco oggi. Il suo è un vergognoso tentativo di scaricare tutta la responsabilità di tragedie come quella di Ischia sui sindaci. C’è poco spazio per le scuse, si dimetta”, conclude Ricci.

IL SINDACO DI POLLICA: “PICHETTO FRATIN SI SCUSI”

Alle parole del ministro dell’Ambiente replica, in una nota, il sindaco di Pollica (Sa) e coordinatore dei Piccoli Comuni Anci Campania, Stefano Pisani: “Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin sono sconcertanti. Arrestare i sindaci? Per quale reato? Siamo di fronte ad una totale ignoranza delle norme del diritto amministrativo e ad un conflitto tra Istituzioni gravissimo”.

“I sindaci si trovano a fronteggiare gli abusi con una normazione insufficiente, farraginosa e priva di copertura finanziaria per gli abbattimenti – rincara la dose Pisani – Il ministro ci dovrebbe dire con quale personale nei piccoli Comuni possiamo avere un controllo capillare come quello che lui auspica? Il ministro sa quanto tempo impieghiamo per definire un progetto esecutivo di messa in sicurezza del territorio?”.

Il sindaco campano prosegue: “Credo che il ministro debba in primo luogo scusarsi con i sindaci di tutta Italia, unico baluardo rimasto al nostro Paese e poi convocare immediatamente un tavolo di lavoro con gli amministratori locali per definire un percorso virtuoso per combattere il dissesto idrogeologico. Se ciò non dovesse accadere, il ministro può solo scegliere di concludere rapidamente la sua esperienza di Governo”.

“La scorsa settimana nel corso dell’assemblea Anci, il presidente Meloni ha promesso un alleggerimento delle responsabilità penali dei sindaci (mediante la modifica del reato di abuso di ufficio e l’eliminazione del reato di traffico di influenze), spero a questo punto – conclude Pisani – in un suo intervento che porti a coerenza le azioni di Governo”.

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LA PRECISAZIONE DEL MINISTERO: “DA PICHETTO FRATIN RIFLESSIONE GENERALE”

La dichiarazione del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, secondo cui contro l’abusivismo edilizio “basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare”, precisa una nota del ministero, “è una riflessione di carattere generale e non fa riferimento ad alcun amministratore in modo particolare“. Dunque, proseguono dal MASe, “tantomeno si riferisce al commissario prefettizio che sta guidando in modo inappuntabile Casamicciola da quando è stata indicata dal Governo”.

Il ministro, segnala la nota, ha aggiunto: “Io confischerei quello che è abusivo, e poi andrei a vedere caso per caso”. Dunque “secondo il ministro, infatti, ‘una cosa è condonare piccole inosservanze, che spesso le costruzioni si portano dietro da decenni. Altro sono i grandi abusi, le costruzioni in totale assenza di piani regolatori, in sfregio al paesaggio e alla sicurezza ambientale, che spesso vengono innalzate in una notte'”, precisano infine dal ministero.

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MUSUMECI: “PIANO ADATTAMENTO CLIMATICO ENTRO QUALCHE MESE”

Sul piano di adattamento al cambiamento climatico interviene anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci: “Ne abbiamo parlato anche in Consiglio dei ministri con Pichetto Fratin, speriamo entro l’anno di poter avere l’approvazione ufficiale perché di fatto lo strumento c’è. Ma il paradosso – osserva il ministro ad ‘Agorà’ su Rai 3 – è che nel momento in cui sarà ufficialmente varato sarà già superato dal tempo. Perché il processo evolutivo anche sugli effetti che determinano il territorio è un processo inarrestabile. Quindi contiamo di averlo entro qualche mese al massimo, dopodiché si passa alla prevenzione strutturale”.

E sulla proposta di De Luca, l’ex governatore della Sicilia ammette che serve “rileggere il territorio, avere il coraggio di firmare ordinanze di demolizioni. Io credo sia un presupposto essenziale se vogliamo evitare il ripetersi di drammi come quello accaduto a Ischia”.

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