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Trasporto bimbi disabili, a Roma ok alla surroga per la Tundo

Oggi incontro trilaterale tra Amministrazione Capitolina, azienda e sindacato

Pubblicato:28-10-2021 09:13
Ultimo aggiornamento:28-10-2021 09:16
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scuolabus
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ROMA – Ieri è stata approvata la proposta di surroga avanzata da parte del Comune di Roma all’azienda Tundo, che ha risposto positivamente. Si va così verso una soluzione per il trasporto dei migliaia di bimbi disabili a Roma, lasciati a casa da scuola perché il servizio non è stato più garantito dopo che la società- la Tundo, appunto- che avrebbe dovuto gestire il servizio affidatole dalla precedente amministrazione ha fatto registrare numerose inadempienze, dal mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti al mancato rifornimento di carburante.

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Si è svolto ieri un incontro tra gli uffici del sindaco, con il coinvolgimento dell’Avvocatura, e le aziende Tundo Vincenzo S.p.A. e Arriva Italia, soggetti aggiudicatari del servizio. A seguire, gli uffici del Sindaco hanno incontrato la rappresentanza sindacale (Filt Cgil) dei lavoratori della TundoS.p.A. Durante gli incontri, l’amministrazione capitolina ha rilevato che Arriva Italia sta svolgendo regolarmente il servizio e ha chiesto alla ditta Tundo, alla luce delle sue attuali difficoltà, la disponibilità a proseguire il servizio facendo intervenire una surroga da parte del Comune, per permettere il pagamento delle mensilità arretrate di stipendi dei dipendenti, accogliendo così la richiesta del sindacato. L’azienda Tundo ha risposto positivamente, dichiarando la sua disponibilità a garantire al più presto l’esercizio della surroga. Per oggi è stato già convocato un incontro trilaterale tra Amministrazione Capitolina, azienda e sindacato, per tradurre operativamente la proposta di surroga e avere certezze sulla piena operatività dei mezzi. Allo stesso tempo, l’Amministrazione Capitolina comunica il proprio impegno per accelerare i tempi relativi alla gara in corso (procedura che prevede la clausola sociale per i lavoratori) evitando così nuove proroghe, rendono noto dal Campidoglio.


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