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FIRENZE – Migliorano le liste d’attesa in Toscana per visite e prestazioni diagnostiche. Gli interventi chirurgici restano il punto dolente del servizio sanitario, ma ogni mese vengono effettuate 1.000 operazioni per smaltire l’arretrato accumulato durante la pandemia. È questo in sintesi quanto illustrato dall’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, nel corso di un’audizione in commissione Sanità in Regione. A luglio e agosto si è registrato un miglioramento dell’offerta. Il mese scorso la percentuale di risposta alle prescrizioni è arrivata al 67% a fronte di un obiettivo del 75%, in particolare le prime visite sono state garantite nel 70% dei casi entro 15 giorni e nell’84,8% entro un mese. Le criticità maggiori hanno riguardato le specialità della dermatologia, l’ortopedia e l’otorinolaringoiatria. Sul lato della diagnostica le risonanze sono state garantite nell’89,8% dei casi secondo i target fissati dalla Regione.
I ritardi maggiori riguardano tuttora la chirurgia, in crisi risultano soprattutto l’ortopedia, le operazioni su ernie e colecisti. “È necessario non abbassare la guardia perché a settembre crescono le richieste di visite, controlli e interventi- fa sapere Bezzini- storicamente si assiste a un’impennata delle prescrizioni che mette a dura prova il sistema, e quindi dobbiamo impegnarci al massimo”.
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