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A Bari ‘nipoti in affitto’ per colmare il digital gap

Si tratta di giovani under 35 che saranno il pronto intervento per chi non va molto d'accordo con chiamate e messaggi WhatsApp, acquisti sugli e-store e social network

Pubblicato:28-01-2022 18:20
Ultimo aggiornamento:28-01-2022 18:20
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BARI – Si chiama digital gap e indica il divario tecnologico che separa i più giovani dagli anziani che evidenziano serie difficoltà ad approcciarsi alle nuove tecnologie. A colmarlo ci pensa una società barese. L’iniziativa è stata battezzata “un nipote in affitto”. Si tratta di giovani under 35 che, adeguatamente formati, saranno il pronto intervento tecnologia per chi non va molto d’accordo con chiamate e messaggi WhatsApp, acquisti sugli e-store e social network.

La formazione avverrà direttamente a casa dove saranno installati i dispositivi, saranno fornite nozioni per l’utilizzo di pc e altri device e saranno dati suggerimenti per evitare phishig e fake news. Il costo dell’affitto varia in base al servizio richiesto e oscilla tra i 25 e i 180 euro. Attraverso degli specifici pacchetti, l’esperto potrà essere affittato per 1, 3 o 7 ore, per aiutare per esempio nell’installazione o nell’utilizzo di un’app sullo smartphone, sbloccare un programma malfunzionante sul proprio computer, capire perché la stampante, il microfono o la webcam non funzionano o seguire uno dei corsi proposti per superare il digital gap. Il nipote in affitto può essere chiamato anche per installare un modem o una stampante, o fornire assistenza per il corretto avvio del computer.

“Il tempo speso con i nipoti in affitto deve essere di qualità – spiega Valentina de Caro, specialista di marketing Senex, la società ideatrice del progetto – Ecco perché si cerca sempre di instaurare un dialogo durante l’assistenza che possa far sentire la persona il più possibile in presenza di un amico, più che di un qualcuno chiamato a risolvere un problema. Ecco perché nella descrizione del servizio indichiamo sempre che la compagnia è in omaggio”. “È un po’ come quando i nostri genitori o i nonni ci chiedono un aiuto ad esempio a creare un loro profilo su Facebook o lo Spid.


Senex si pone come un’alternativa umana a risolvere il problema del digital gap. Una necessità che si è avvertita sempre più forte con l’arrivo della pandemia – aggiunge Roberto Salamina, imprenditore – Abbiamo capito quanto la mancanza di una cultura digitale di fatto escludesse dalle interazioni soprattutto chi, essendo più avanti con l’età, aveva difficoltà a imparare in fretta a usare le applicazioni. Il nostro obiettivo è aiutare chiunque a superare quella barriera”. Il servizio offerto è in linea con le norme di sicurezza nazionali contro la diffusione del Covid: i nipoti in affitto sono in possesso di regolare Green Pass e indosseranno le mascherine per l’intera permanenza nelle abitazioni.

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