NEWS:

Abbiamo vinto: i mufloni del Giglio sono salvi. Ma il Parco frena: “Devono andarsene”

Fermate le operazioni di abbattimento. Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano: "Da noi atto di disponibilità, ma i mufloni devono lasciare l'isola"

Pubblicato:27-11-2021 11:24
Ultimo aggiornamento:28-11-2021 11:17
Autore:

mufloni
FacebookLinkedIn

ROMA – Le operazioni di abbattimento dei mufloni sull’isola del Giglio sono stata fermate. Questo l’esito del confronto e dell’accordo tra il presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, e Michela Vittoria Brambilla, deputato Fi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che hanno individuato soluzioni alternative per la salvaguardia della vita ed il benessere di tutti i mufloni presenti sull’isola.

“Gli animali sono salvi- annuncia Brambilla- e questo è ciò che più importa. Sono felice di avere raggiunto questo grande risultato che mette la parola fine ad una situazione che aveva toccato la sensibilità non solo degli abitanti del Giglio ma di tutta l’opinione pubblica”.

LEGGI ANCHE: Lunedì vogliono uccidere i 50 mufloni del Giglio: fermiamoli


Le possibili soluzioni allo studio sono due: il trasferimento degli animali in aree faunistiche dove sia loro garantita un’adeguata condizione di benessere – insieme Sammuri e Brambilla le avrebbero già individuate – oppure la permanenza dei mufloni sull’isola, ma in uno spazio recintato per limitarne l’impatto.

Nei giorni scorsi aveva suscitato forti proteste la prospettata ripresa delle operazioni di “eradicazione” dei mufloni previste dal progetto europeo ‘Lets’go Giglio’, finanziato con 1,6 milioni di euro dei contribuenti italiani ed europei: il comitato ‘Save Giglio’ aveva raccolto in breve tempo migliaia di firme in calce ad una petizione che chiedeva di risparmiare la popolazione di ovini selvatici (solo qualche decina) ancora presente sull’isola, discendente dagli esemplari che vi erano stati portati negli anni Cinquanta per un progetto di conservazione.

Immediata la mobilitazione di molti gigliesi, degli animalisti e di Brambilla, che aveva annunciato la presentazione di un esposto in Procura e di un reclamo alla Corte dei conti europea. “Con i fondi del progetto Ue, in parte già spesi per catturare alcuni mufloni e munirli di radiocollare- aveva fatto presente Brambilla- si sarebbero potute eseguire le sterilizzazioni o i trasferimenti in aree faunistiche. E in ogni caso- aveva aggiunto- non mi si venga raccontare che, nel XXI secolo, per allontanare da una piccola isola qualche decina di pecore selvatiche, bisogna per forza ammazzarle”.

Risolutivo, ieri sera, il confronto diretto tra il presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri e Michela Vittoria Brambilla, deputato Fi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che si è concluso con la decisione di fermare gli abbattimenti (disposizione immediatamente impartita da Sammuri al termine dell’incontro) e di risparmiare la vita dei mufloni adottando soluzioni alternative: il trasferimento degli animali in aree faunistiche in grado di garantirne il benessere o la creazione di una riserva chiusa sull’isola, dove potranno restare e trascorrere tranquillamente la vita. Quest’ultima soluzione andrebbe incontro anche alle istanze dei cittadini che non vorrebbero allontanare i mufloni, ma sarà il consiglio dell’ente Parco a valutare quale delle due strade, condivise con la parlamentare animalista, adottare. Nel frattempo, si è convenuto di fermare immediatamente gli abbattimenti.

“Mi ritengo soddisfatta- afferma Brambilla- di questo importante risultato. Siamo riusciti a salvare gli animali e a garantire la tutela del loro benessere per tutta la vita. Il dialogo ed il confronto costruttivo con i vertici del parco, che ringrazio, sono stati determinanti. Ringrazio anche il sindaco del Giglio Ortelli per avere contribuito a questo risultato e tutti coloro che si sono spesi per difendere i mufloni e arrivare alla sospensione delle uccisioni. Come ho avuto più volte occasione di dire, la fauna selvatica va tutelata, non sacrificata ad interessi particolari. Io sono e sarò sempre in prima linea, per essere la voce di chi voce non ha e per interpretare le istanze dei milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati”.

IL PARCO: “ABBATTIMENTI SOSPESI, MA APPROFONDIRE”

Per quanto riguarda la vicenda dei mufloni dell’Isola del Giglio “l’impegno che al momento ci siamo presi è quello di sospendere gli abbattimenti, mentre per parlare di accordo sarà necessario un approfondimento con le associazioni animaliste”. Così in una nota il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano a proposito di quanto annunciato oggi da Michela Vittoria Brambilla, deputato Fi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali.

Il Parco Nazionale “ha deciso di sospendere gli abbattimenti come atto di disponibilità verso il mondo animalista, come già affermato dal presidente Giampiero Sammuri nei giorni scorsi”, si legge in una nota dell’Ente. Però “presupposto fondamentale per sviluppare il dialogo- conclude Sammuri- è che le associazioni animaliste convengano sull’obiettivo che il muflone sia completamente rimosso dall’Isola del Giglio“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it