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ROMA – Occupata la facoltà di scienze politiche alla Sapienza di Roma. Lo fanno sapere gli studenti dei collettivi al termine dell’assemblea che si è svolta nel pomeriggio dopo gli scontri con la polizia di due giorni fa in occasione del convegno organizzato da Azione Universitaria ‘Il Capitalismo – Il profilo nascosto del sistema’, con la presenza di Daniele Capezzone, ex portavoce di Forza Italia, e Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale dal 2017 e deputato di Fratelli d’Italia.
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“La violenza sugli studenti non può essere perdonata ed è frutto di un sistema marcio in crisi, che vuole zittire il dissenso soprattutto di una generazione senza più prospettive: Polimeni vattene, costruiremo noi un’altra università”, dicono gli universitari di ‘Cambiare rotta’.
“Le violente cariche sugli studenti che manifestavano contro la presenza dei fascisti e dei reazionari a Scienze Politiche – hanno proseguito gli studenti di ‘Cambiare rotta’ – ha spinto gli studenti universitari, riuniti in una grandissima assemblea, ad occupare la facoltà di Scienze Politiche. Le nostre richieste sono chiare: vogliamo le dimissioni immediate della rettrice Polimeni e la garanzia che non verranno mai più fatte entrare le forze dell’ordine nell’ateneo. Richieste semplici, atte a ristabilire livelli minimi di democrazia e vivibilità nell’università, prendendo atto che le massime istituzioni interne alla Sapienza non sono state in grado di garantire la sicurezza degli studenti”.
Da ‘Cambiare rotta’ si passa poi a parlare del nuovo esecutivo: “Il governo Meloni, in continuità con il governo Draghi, sta già inasprendo i livelli di repressione delle proteste, una tattica che conosciamo bene: colpire il dissenso per continuare, senza una vera opposizione nel paese, a produrre politiche guerrafondaie, anti-popolari e che condannano sempre di più la nostra generazione a un futuro di precarietà. Questo Parlamento e questo Governo non ci rappresentano – sottolineano i collettivi -, come non ci rappresenta il governo del nostro ateneo. La violenza sugli studenti universitari romani ci ricorda le manganellate sugli studenti delle scuole superiori che protestavano contro l’alternanza scuola-lavoro, dopo gli omicidi di tre loro coetanei, morti di scuola e di profitto. Dalla Sapienza si alza quindi un grido di rabbia contro l’ipocrisia dell’intera classe politica. A partire dalle dimissioni della Rettrice e dalla pretesa di non vedere mai più forze dell’ordine nelle università, rialziamo la testa perché è tempo di cambiare rotta in questo paese!”, concludono.
(foto dal profilo Facebook di ‘Cambiare rotta’)
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