NEWS:

‘Spedizione’ alla Gay street, lo psicologo: “Azione genitori ha effetto contrario”

Il caso è quello dei genitori che sono andati a riprendere la figlia 16enne nella Gay street di Roma malmenando la sua compagna 21enne

Pubblicato:26-09-2016 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:06

FacebookLinkedIn

famiglie arcobaleno_gay_dirittiROMA – “Se i genitori volevano far cambiare orientamento alla figlia, hanno avuto l’effetto contrario. Non solo non hanno saputo essere genitori capaci di comprendere e capire, ma hanno spinto nella direzione opposta a quella desiderata proprio in ragione della loro incapacità di riflettere”. Lo dice Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, commentando la “spedizione punitiva” dei genitori di una ragazza lesbica di 16 anni nei confronti della compagna di 21 anni. Infatti, le due ragazze sono state “riacciuffate” nella Gay street a Roma.

“Evidentemente i genitori, saputo che la figlia minorenne avesse queste tendenze omosessuali, hanno addossato alla compagna la responsabilità di tali preferenze. Tutto ciò è successo alzando un gran polverone– spiega lo psicoterapeuta-, come se questo potesse dar loro soddisfazione e far cambiare i pensieri e l’orientamento alla figlia. Di certo- afferma lo psicologo- hanno ottenuto esattamente l’effetto contrario. Questa ragazza può avere tendenze omosessuali o essere un omosessuale sana e pienamente consapevole- continua Castelbianco-, ma poteva anche trattarsi di una semplice esperienza che si sarebbe sfumata nel tempo. Tanti ragazzi ovunque vivono esperienze omosessuali che nella maggior parte dei casi sfumano nel tempo”. Lo psicoterapeuta conclude: “A causa di quanto successo, la figlia non potrà che dichiararsi sempre più convinta del suo orientamento. Se prima poteva trattarsi di una sola esperienza, adesso questo episodio fragoroso rimarrà inciso nella memoria della ragazza”.

LEGGI ANCHE:


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it