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Il presidente Uefa Ceferin: “Euro 2032 in Italia? Infrastrutture terribili”

Il numero uno del calcio europeo: "L'Italia vive di calcio e respira calcio, ma la situazione delle infrastrutture è terribile per un Paese di questo livello. Servono più risorse"

Pubblicato:25-05-2022 11:58
Ultimo aggiornamento:25-05-2022 11:58

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ROMA – “La candidatura dell’Italia a Euro 2032? Ho parlato molto con Gravina, penso che l’Italia sia una nazione che vive di calcio e respira calcio. E questa non è una dichiarazione diplomatica, lo vedo ogni giorno. Il problema per l’Italia è che la situazione a livello di infrastrutture è terribile per un Paese di questo livello”. Così il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin intervistato da Sky Sport.

“Sarebbe importante garantire un implemento delle risorse per permettere all’Italia di migliorare – dice ancora il numero uno del calcio europeo – se non arriverà un aiuto dal governo italiano garantendo che nuove infrastrutture vengano costruite potrebbe essere un problema”.

“CLUB ITALIANI IN DIFFICOLTÀ ANCHE COL NUOVO FAIR PLAY FINANZIARIO”

Mentre la Lega di Serie A ricorre alla giustizia contro l’indice di liquidità imposto dalla Figc, il presidente dell’Uefa certifica lo stato di crisi del calcio italiano. “Alcuni club italiani avrebbero problemi in ogni caso, al di là delle nuove regole del financial fair play – spiega a Sky Sport – Se ciascun club non rispetterà le regole, andrà incontro a problemi. Come è giusto che sia se non ci si attiene alle regole”.


Dobbiamo diventare un’industria sostenibile – sottolinea Ceferin – In altre attività ci si può permettere di controllare solo il profitto, nel calcio invece i club da un lato devono avere attenzione per il profitto e dall’altro lato vogliono vincere. Tutti vogliono vincere oggi, qualche volta diventa un problema perché lo sforzo economico non è sostenibile, investono troppo e non controllano i ricavi. Se una squadra non spenderà più del 70% del budget per i giocatori, sarà un cambiamento epocale. Crediamo molto in questo”, conclude il presidente Uefa.

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