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Caffo (Istituto nazionale Grappa): “Entro il 2021 nascerà consorzio tutela”

L'amministratore delegato della distilleria F.lli Caffo e presidente dell'Istituto nazionale Grappa spiega alla Dire come grazie a idee innovative la sua azienda abbia chiuso il 2020 in crescita

Pubblicato:25-03-2021 19:24
Ultimo aggiornamento:25-03-2021 19:57

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NAPOLI – “L’Istituto nazionale Grappa esiste da circa 25 anni ed è nato per tutelare il nostro distillato di bandiera, la grappa, il distillato che rappresenta l’Italia nel mondo, un prodotto unico che deve essere realizzato necessariamente da vinacce provenienti da uve coltivate in Italia e distillate nel nostro Paese. Per una grappa IG occorre seguire un rigido disciplinare e le modalità di produzione riportate nella scheda tecnica. Per completare l’iter che consente di certificare la grappa manca l’ultimo step: trasformare l’Istituto nazionale Grappa in Consorzio nazionale di tutela”. Lo ha spiegato alla Dire Nuccio Caffo, amministratore delegato della distilleria F.lli Caffo e presidente dell’Istituto nazionale Grappa.

“La nascita del Consorzio – ha sottolineato Caffo – è una strada obbligata affinché possa essere tutelata la grappa. La forma di “Consorzio di tutela” è necessaria proprio per rispettare le linee guida ministeriali. Siamo all’ultimo miglio e entro il 2021 sicuramente il risultato sarà raggiunto”. Dopo la costituzione del consorzio nascerà anche un ente “che si occuperà delle certificazioni andando nelle aziende. A breve – ha annunciato Caffo – dovremo scegliere a chi affidare questo importante compito”.

CAFFO: “CON IDEE INNOVATIVE AZIENDA HA CHIUSO 2020 IN CRESCITA

“Ancora oggi bar e ristoranti sono chiusi – ricorda Caffo – e anche noi siamo stati interessati, seppur indirettamente, da questa crisi che ha investito il 50% della nostra clientela. Come azienda abbiamo investito e spinto perché aumentassero i consumi in casa, abbiamo studiato delle apposite campagne e lanciato un nostro sito di e-commerce che in pochi mesi, da aprile a dicembre 2020, ha superato i 10mila ordini”. “Abbiamo lanciato un canale di vendita che prima per noi era secondario, ora è molto importante. Arriviamo direttamente nelle case dei consumatori con una consegna gratuita. Il consumatore – ha assicurato – è stimolato da quest’idea”. “Durante il lockdown totale, per non stare fermi, ci siamo inventati anche uno spray per sanificare, un prodotto alimentare a base di alcool puro pensato per sanificare posate, bicchieri, piatti, tutto quello che va a contatto anche con gli alimenti.


Grazie a queste innovazioni l’azienda è riuscita a contenere le perdite. “Aprile dello scorso anno – ha sottolineato Caffo – è stato un mese terribile. Abbiamo registrato un -60%, la Pasqua è stata inesistente, ma grazie ad alcune azioni correttive abbiamo chiuso il primo semestre 2020 al pari dello stesso periodo del 2019. A fine 2020 l’azienda ha chiuso con una crescita. Ci siamo aiutati da soli, non abbiamo aspettato aiuti esterni, non è facile farlo e non tutte le aziende ci riescono. Oltre agli aiuti già stanziati è indispensabile che ci siano ulteriori sostegni se vogliamo che l’economia riparta”.

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