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Scuola, Azzolina: “Studenti avranno esame di maturità serio, 85 milioni per didattica a distanza”

La ministra dell'Istruzione durante il question time: "Quasi totalità dei comuni ha già sospeso le rette per tutti i servizi educativi"

Pubblicato:25-03-2020 15:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:01
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ROMA – “Ho chiesto agli uffici del ministero di predisporre piu’ piani d’azione in base a diversi scenari possibili legati alla data di riapertura delle scuole che, ribadisco, si avra’ quando il quadro epidemiologico lo consentira’, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti. I docenti, gli studenti e le loro famiglie, ai quali forniremo il massimo supporto, saranno messi nelle condizioni migliori per svolgere un esame di maturità serio e riceveranno tutte le informazioni in merito alle modalita’ che saranno adottate, non appena avremo un quadro anche temporale piu’ definito”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, rispondendo al Question Time alla Camera.

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“Circa il 93% delle scuole hanno compilato un questionario articolato in 21 domande. Dal rilevamento effettuato- spiega Azzolina- emergono dati significativi. Le istituzioni scolastiche che hanno attivato sistemi di didattica a distanza sono riuscite a coinvolgere circa il 94% degli studenti utilizzando molteplici strumenti e l’89% delle scuole ha predisposto specifici materiali per gli alunni con disabilita’. I dati del monitoraggio confermano quindi una grande solidarieta’ della comunita’ scolastica, testimoniata dal 41% delle istituzioni interpellate che hanno attivato forme di collaborazione”.


“Ho insistito- aggiunge ancora la ministra dell’Istruzione- affinche’ nel decreto-legge 18 si reperissero 85 milioni di euro per consentire alle istituzioni scolastiche, che ne fossero prive, di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza. Firmero’ a breve il decreto di riparto delle risorse a favore delle istituzioni scolastiche improntato a criteri equi: il numero degli studenti, il dato sulla condizione socioeconomica delle famiglie cui appartengono. Non ho voluto una ripartizione risorse ‘a pioggia’ ma che tenga conto della concreta condizione degli studenti, per supportare nei termini dell’eguaglianza sostanziale quelli che ne hanno piu’ bisogno”.

Per quanto riguarda le rette scolastiche, Azzolina spiega che “l’Anci ha comunicato che la quasi totalita’ dei comuni, di fatto, ha gia’ sospeso le rette per tutti i servizi educativi, anche quelle relativi al servizio di trasporto e mensa e in taluni casi e’ stato disposto il recupero, a favore delle famiglie, delle rette versate in anticipo”.

“In merito invece alle scuole primarie- prosegue Azzolina- secondarie di primo grado e di secondo grado a gestione privata, occorre ricordare che la frequenza delle stesse e’ subordinata al pagamento di una retta a carico delle famiglie. A tale riguardo, occorre rilevare che, a normativa vigente, non rientra nelle competenze del Ministero dell’istruzione consentire l’esenzione dal pagamento di tali rette, la cui entita’, come noto, e’ determinata dalla singola istituzione scolastica”.

Infine per quel che riguarda il servizio mensa: “Tali rette vengono versate, in forma diretta o indiretta, all’ente locale quale soggetto titolare della gestione del servizio di refezione scolastica che, nel periodo di sospensione delle attivita’ didattiche in presenza, non e’ evidentemente, erogato”, ha concluso Azzolina.

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