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Diecimila euro per ripulire il Corridoio Vasariano, Nardella: “Apprezzerei le scuse del governo tedesco”

Schmidt: "Chiederemo danni anche per pubblicità non autorizzata"

Pubblicato:24-08-2023 14:21
Ultimo aggiornamento:24-08-2023 16:33
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FIRENZE – Finiti i rilievi dei Carabinieri (accertamenti che hanno messo nei guai dei giovani turisti tedeschi), le Gallerie degli Uffizi stamattina hanno dato il via alle operazioni di ripulitura e ripristino della superficie dei pilastri del Corridoio Vasariano, vandalizzato ieri notte e imbrattato con la scritta “DKS 1860” (sigla collegata alla squadra di calcio Monaco 1860). I lavori per riparare al danno, seguiti direttamente dagli architetti del complesso museale, dureranno alcuni giorni e costeranno circa 10.000 euro, calcolano i tecnici degli Uffizi.

“Ci costituiremo parte civile e chiederemo ai responsabili non solo questa somma, ma in base al Codice Urbani anche il danno per la pubblicità non autorizzata di un marchio commerciale, quello della scritta, quantificabile in base al mercato in una cifra fino a ulteriori 100.000 euro. Non importa in questo contesto se gli imbrattatori abbiano agito o meno in nome del marchio che cercavano di promuovere”, sottolinea il direttore delle Gallerie, Eike Schmidt.

IL COMUNE VALUTERÀ SE COSTITUIRSI PARTE CIVILE

“Se il governo tedesco si scusasse” per i giovani turisti che a Firenze hanno imbrattato il colonnato del Corridoio Vasariano, “sarebbe un fatto molto apprezzabile”, dichiara il sindaco, Dario Nardella, intervenendo a ‘Non Stop News’, su Rtl 102.5. Detto questo, aggiunge, “non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, questo sarebbe stupido e banale: conosco tanti tedeschi che amano la nostra città. Però, certo, un gesto di attenzione e le scuse del governo ci starebbero”. Sul piano delle scuse, quindi, Nardella è messo di fronte a quelle della premier, Giorgia Meloni, per gli italiani che non hanno pagato il conto in un ristornate in Albania, e le eventuali scuse del cancelliere Olaf Scholz per le scritte sul corridoio. E commenta: “Danneggiare il Vasariano non è come andar via da un ristorante senza pagare il conto. Sono entrambi gesti deprecabili, da non fare, ma non sono comparabili: mi pare molto più grave il gesto dei due tedeschi”.


“I due turisti tedeschi che hanno vandalizzato” il Corridoio Vasariano “hanno fatto un vero e proprio sfregio al nostro patrimonio e alla città. Mi auguro che vengano puniti adeguatamente”. Anche per questo “oggi valuterò con la mia giunta e gli uffici se ci sono gli estremi per costituire il Comune di Firenze parte civile”, perché “c’è un danno, simbolico e non soltanto fattuale, all’immagine della città”, spiega Nardella che trova “giusto inasprire le pene. Sappiamo che c’è un provvedimento varato dal governo: inasprisce le sanzioni di quello che è già un reato penale e speriamo entri in vigori presto. Penso, infatti, che il reato contro il patrimonio storico e artistico debba essere considerato tanto grave quanto quello contro l’ambiente”.

A fianco di questo, però, serve “anche la prevenzione e l’educazione. Il problema non è soltanto punire, ma anche lavorare” su questo fronte, ad esempio, “attraverso la scuola. L’altra sera un gruppo di giovani è salito sulla copia del David di Michelangelo al piazzale, pensando di fare una cosa divertente, una bravata. Ecco, bisogna far capire che il patrimonio è fondamentale. E dobbiamo informare gli stranieri che in Italia il reato contro il patrimonio è un fatto grave”. Un’operazione da fare “utilizzando i mezzi di comunicazioni: in una città come Firenze, che è molto videosorvegliata, non si possono fare le cose pensando di rimanere impuniti”.

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