NEWS:

Ex Gkn, Borgomeo punta sui motori elettrici per macchinari industriali

La Fiom: "Passaggio importante, ma indispensabile chiarire identità investitori"

Pubblicato:24-03-2022 20:11
Ultimo aggiornamento:24-03-2022 20:11
Autore:

collettivo Gkn foto Facebook
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

FIRENZE – Non più semiassi. In fabbrica si produrranno motori elettrici per macchinari industriali. E’ questo il cuore del piano industriale che Francesco Borgomeo, l’imprenditore che a dicembre ha rilevato lo stabilimento di Campi Bisenzio, ha in mente per la Qf, ovvero l’ex Gkn.

L’idea, illustrata nel corso del tavolo convocato al Mise, in pratica guarda alla progettazione e alla produzione di motori elettrici di nuova generazione per l’automazione industriale. Per i macchinari, cioè, del tessile, del farmaceutico o altri settori, compresi automotive e tecnologie per le energie rinnovabili.

A quanto apprende l’agenzia Dire, sul fronte occupazionale Borgomeo ha ipotizzato un altro mese di cassa integrazione straordinaria, per passare, da fine aprile, a quella per transizione. Una richiesta indirizzata al ministero del Lavoro, che potrebbe essere formalizzata e partire già nei prossimi giorni. Stando alle linee guida del piano, infine, i circa 340 lavoratori presenti oggi in azienda torneranno gradualmente entro il 2023. A questi si sommeranno altri 100 nuovi dipendenti che saranno assunti entro la primavera del 2024.


NARDELLA: PER SALVEZZA QF OGGI FATTO PASSO MOLTO IMPORTANTE

“Per la salvezza dell’ex Gkn, adesso Qf, è stato fatto un passo avanti molto importante, speriamo decisivo“. Lo dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito dell’incontro al Mise con la nuova proprietà rappresentata dall’imprenditore Francesco Borgomeo.

“La strada è ancora lunga, ma sono convinto che abbiamo imboccato quella giusta, per il territorio che non perde un presidio industriale importante e soprattutto per gli oltre 400 lavoratori che in questi mesi hanno lottato duramente. Adesso è importante non sprecare tempo prezioso, chiedo a tutti i soggetti coinvolti il massimo della responsabilità”, conclude.

GIANI: SU STRADA GIUSTA CON PIANO, PROSPETTIVA DI RILANCIO

“Bene la prospettiva di rilancio fornita dalle linee guida del piano industriale e la salvaguardia di tutti i lavoratori coinvolti. Siamo sulla strada giusta e continueremo ad accompagnare le lavoratrici e i lavoratori in tutte le fasi del percorso che è ancora lungo”. Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine della riunione al ministero dello Sviluppo sul futuro dell’ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze).

“Oggi- prosegue il presidente- è una tappa importante che conferma la possibilità di rilancio del presidio produttivo con nuovi investimenti, ma ci aspettano ancora passaggi e conferme sui quali tenere alta l’attenzione, a partire dalla proroga degli ammortizzatori sociali”.

FIOM: INDISPENSABILE CHIARIRE IDENTITÀ DEGLI INVESTITORI IN QF

Sul futuro della Gkn è “indispensabile che sia chiarita in tempi brevi l’identità degli investitori in QF”. Lo chiedono Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Silvia Spera, delle aree politiche industriali per la Cgil nazionale.

Per i tre sindacalisti, infatti, “la negoziazione per gli strumenti che accompagneranno il processo di transizione deve avvenire insieme agli investitori, ovvero con chi ha la reale responsabilità del futuro piano industriale. Nell’accordo quadro abbiamo individuato due strumenti, come la cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione per transizione. Per poter fare l’accordo sulla transizione è fondamentale il merito del piano”.

Detto questo per il sindacato dei metalmeccanici l’incontro odierno al Mise “è stato un passaggio molto importante per l’attuazione dell’accordo quadro sottoscritto”. Il piano industriale, che si “avvarrà di una struttura importante di ricerca e sviluppo e di progettazione, integrata con l’industrializzazione e la produzione”, prevede “investimenti per 82 milioni e punta allo sviluppo di azionamenti elettrici integrati e iperdigitali, in un sistema integrato per la realizzazione di automazione industriale, edrives, robotica e logistica. In una fase successiva sarà avviata l’elettrificazione di sistemi di trasporto e legati anche al settore dell’energia. Oltre ai motori elettrici sarà sviluppato il power converter”. Stando al business plan, “le lavoratrici e i lavoratori ex Gkn saranno reintegrati progressivamente fino all’inizio del 2024”.

In questo, osservano, “c’è sicuramente un elemento di positività: a consuntivo il numero degli occupati sarebbe superiore all’attuale“. Tuttavia “secondo le previsioni, sarà possibile arrivare ad un’attività produttiva a regime solo nella primo trimestre del 2024”. Così “come Fiom e Cgil abbiamo chiesto di anticipare gli investimenti sulla parte della produzione in modo da arrivare a regime più rapidamente, a fronte di un mercato di riferimento già esistente”.

Sull’incontro al ministero interviene anche la Uil, con Vincenzo Renda della segreteria toscana: quello illustrato da Qf “è un piano ambizioso. La nostra speranza è che il percorso intrapreso, già molto lungo, possa velocizzarsi per trovare finalmente una soluzione. Chiediamo anche che si faccia chiarezza una volta per tutte su chi siano i partner che dovrebbero entrare nell’azionariato di QF. Un dettaglio tutt’altro che irrilevante per il futuro del sito e dei posti di lavoro. Non abbiamo mai preteso di scegliere l’imprenditore. Non fa parte dei compiti del sindacato. Abbiamo però il diritto e dovere di conoscere il nome o i nomi dei futuri acquirenti nell’interesse dei lavoratori e di tutta la comunità”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it