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La provocazione di Saviano: “Adottiamo un leghista. Salvini è una figura mediocre”

E in un video su Facebook dice: "La citofonata? È il punto di non ritorno della nostra democrazia"

Pubblicato:24-01-2020 11:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:53
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ROMA – “Secondo me dovremmo adottare un leghista. Si’, ognuno di noi dovrebbe farlo e metterlo dinanzi all’infinità di idiozie e di falsita’ che Salvini quotidianamente fa. Non si puo’ credere a una figura tanto modesta e tanto mediocre”. Lo dice Roberto Saviano in un video pubblicato su facebook.

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“CITOFONATA SALVINI ATTO VIOLENTO, PUNTO NON RITORNO DEMOCRAZIA”

Quella citofonata è il punto di non ritorno della nostra democrazia. Su quella citofonata si faranno molti ragionamenti in futuro, molte analisi partiranno da quel momento, il momento in cui la democrazia italiana inizia a perdere le sue garanzie e tutto è un infinito e squallido teatro di propaganda”, dice Saviano. “Quella citofonata ridicola, goliardica quasi, in realtà è un atto violento, violentissimo– aggiunge-. E Salvini ne era consapevole. E’ un atto violento perchè istiga a poterlo fare. Se lo fa lui ognuno di noi puo’ citofonare, è come se autorizzasse al rutto libero, a dare il peggio di se’. Quanta libertà ti da’ questo atteggiamento, puoi finalmente dire tutto quello che vuoi senza approfondire, senza ragionare”.


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“SALVINI È SOLITO AVERE PRASSI SQUDRISTA”

La citofonata di Salvini “non è un atto nuovo, gia’ Gianfranco Fini nel 2008 andava in giro ai semafori fermando, senza alcun titolo i migranti, e chiedeva i documenti. Come al solito non cambia nulla, è la pratica della propaganda, la destra l’ha sempre usata“, prosegue Saviano nel video pubblicato su facebook. “Salvini è solito avere questa prassi squdrista- aggiunge-. A che titolo chiedere a una persona posso entrare a casa? Salta tutte le procedure, va da u presunto spacciatore, non c’e’ nessuna indagine, aveva tutto il potere di inviare la polizia di sottoporre, gia’ da ministro dell’interno quel tipo di periferie a controlli maggiori”.

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“SALVINI È UN MANIPOLATORE DI DISPERAZIONE”

“Salvini è un manipolatore di disperazione, quell’atto è un atto antidemocratico. Salvini non è ne’ di destra ne’ di sinistra vuole imporre se stesso. Per farlo ha scelto il sovranismo, ha scelto il cappotto della destra correndo ad assecondare senza particolare ragionamento, vuole assecondare l’applauso come un comico che non riesce a fare battute e ha bisogno di agganciarsi all’umore di quel secondo, di quel momento”. 

“Salvini- aggiunge- in questo è un manipolatore maestro, con quel modo di fare ‘ah è un tunisino’, come se questo fosse gia’ indice di sospetto. Esattamente come succedeva agli italiani negli Stati uniti e in Canada: ‘ah è un italiano’ come a dire potrebbe essere un mafioso e se non lo è, è un caso”. 

Per far vedere che risolve– dice ancora Saviano- lui le cose le fa davanti alle persone, tutta scena, ha capito furbescamente che assecondare il peggio puo’ aiutarlo in questa raccolta di voti sulla rabbia in Emilia Romagna. Sa che può contare sul suo alleato piu’ fedele la paura”. Salvini, prosegue, “non combatte le mafie, Salvini non è un nemico della ‘ndrangheta. E’ una figura ambigua, sulla lotta alle mafie, come tutte le figure ambigue, per dimostrare di essere contro le organizzazioni criminali fa queste sceneggiate. Niente e’ mai stato fatto dalla Lega e da Salvini”.

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