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Rigopiano, ora le vittime sono 17. Il Pm: “Disastro e omicidio colposo”

"Tutti gli elementi investigativi confluiranno in un solo fascicolo contenitore " spiega il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini

Pubblicato:24-01-2017 12:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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ROMA – Sale a 17  il numero delle vittime della valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano. I dispersi sono 12.

Sull’hotel Rigopiano, intanto, sarà aperto “un solo fascicolo, un solo contenitore dove stanno confluendo tutti gli elementi informativi. Le ipotesi sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo”. Lo spiega Cristina Tedeschini, procuratore aggiunto di Pescara, titolare dell’inchiesta, in conferenza stampa, trasmessa da RaiNews24. La Procura della Repubblica si muove all’interno di “qualificazioni giuridiche che sostanzialmente descrivono i tempi dell’indagine”, spiega il procuratore, “quindi vengono conseguentemente esaminati tutti gli scenari di quest’indagine, che in concreto sono tutte le circostanze che si accompagnano alla catastrofe, cioè la caduta di una valanga su quell’albergo, le circostanze relative alla realizzazione di quell’albergo e il tema della viabilità, o non viabilità, verso quell’ora”.


IL PM: “RITARDI DOPO TELEFONATA, MA NESSO DA DIMOSTRARE”

“Che ci siano state disfunzioni e ritardi nel recepire l’importanza della comunicazione telefonica è un fatto, ma che ci sia una relazione causale nell’efficacia delle operazioni di soccorso non è così certo”, dice il procuratore aggiunto Tedeschini a proposito della telefonata di Quintilio Marcella, il primo ad essere avvisato della tragedia dal cuoco Giampiero Parete.

TROVATA SETTIMA VITTIMA: E’ UNA DONNA

Nel pomeriggio di oggi arriva la notizia del ritrovamento di una settima vittima, tra i detriti dell’hotel Rigopiano: si tratterebbe di una donna, estratta dai Vigili del fuoco dalla struttura.


Intanto, nell’area dell’albergo travolto dalla slavina si continua a scavare e a cercare: i Vigili del fuoco e il personale dei soccorsi sta lavorando per aprire varchi attraverso murature di elevato spessore per accedere ai locali successivi. In parallelo, si opera sul fronte nevoso esterno per consentire l’apertura di ulteriori varchi sul lato opposto della struttura, per il raggiungimento e l’ispezione più rapida dei locali.

Resta per ora fermo a nove il numero delle persone estratte vive dalla prigione di ghiaccio dell’Hotel Rigopiano, mentre si lavora per cercare altre presenze sotto le macerie del resort crollato e trascinato via dalla violenza della slavina che lo ha centrato in pieno nel pomeriggio di mercoledì 18 gennaio. Il numero dei morti, salito ieri a sei con il ritrovamento del giovane senegalese rifugiato che lavorava nell’hotel, ora cresce ulteriormente a sette vittime. Nessuna novità sul fronte dei 23 dispersi, mentre man mano che il tempo passa si affievoliscono le speranze di ritrovare persone in vita sotto neve e detriti. La speranza dei soccorritori è che all’interno della struttura si siano create delle sacche d’aria che abbiano permesso alle persone di rimanere in vita, proprio come è successo per chi è già stato recuperato.

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