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Giulia Cecchettin, la senatrice Segre: “Il mostro non è come nelle fiabe: è un ragazzo qualsiasi che si trasforma”

La senatrice a vita ha ricevuto il Premio Ipazia nel capoluogo ligure

Pubblicato:23-11-2023 19:31
Ultimo aggiornamento:25-11-2023 13:03
Autore:

liliana segre
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GENOVA – Sul brutale femminicidio della giovane Giulia Cecchettin interviene anch la senatrice a vita Liliana Segre, con una riflessione sull’assassino.

“I genitori di questo poveraccio assassino, di cui abbiamo letto anche troppo in questi giorni, dicono prima di sapere: ‘E’ un bravo ragazzo’. E, infatti, è un ragazzo qualsiasi, non ha mica i denti da vampiro. Ma è un ragazzo qualsiasi che si trasforma. E tutti noi cerchiamo di capire qual è e perché c’è questa trasformazione”, commenta Liliana Segre, oggi pomeriggio al Teatro Duse di Genova, dialogando con Lucia Annunziata, in occasione del Premio Ipazia 2023 che le sarà conferito dal Festival per l’eccellenza al femminile.

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“IL MOSTRO NON È COME NELLE FIABE”

Segre, in una sala esaurita, è stata accolta da una standing ovation e da un lungo applauso. Segre fa un parallelo tra l’omicidio di Giulia Cecchettin e la sua esperienza ad Auschwitz. “Io non ho trovato mai le parole per raccontare quell’orrore, le parole per dire Auschwitz non ci sono. Nessuno le ha trovate- afferma la senatrice a vita- il mostro non è disegnato come il mostro delle fiabe: il prototipo della banalità del male è Adolf Eichmann. Ma se uno rivede quei visi non li trova strani“. Segre afferma che “questi personaggi ci sono sempre stati, ci sono anche oggi”. Ad esempio, prosegue, “l’inquilino vicino a te, elegantissimo e che ti fa passare in ascensore, alla riunione condominiale si trasforma in un essere che ti può tirare qualcosa per una lampadina da cinque watt: quella è una persona normale che si trasforma”.

LA DEDICA DEL PREMIO A LUCIANA SACERDOTE, COMPAGNA DI PRIGIONIA

La senatrice a vita Liliana Segre ha ricevuto dal sindaco di Genova, Marco Bucci, e dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Premio Ipazia 2023 “per il suo instancabile impegno e per la sua preziosa testimonianza in difesa del valore della memoria, della pace e della democrazia, contro ogni forma d’odio”. L’onorificenza, una catenina d’oro con un ciondolo con l’effige di Ipazia, che Segre si è fatta subito mettere al collo da sindaco e governatore, è stata dedicata dalla senatrice a vita a “Luciana Sacerdote, genovese, che è stata mia compagnia di prigionia, e che ha perso il padre, la madre, la sorella, il suo fidanzato e che ha avuto una vita difficile fino in fondo. E che io ho amato molto”.

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