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A Bologna parte esposto degli autisti: “Troppa gente sui bus, capienza torni al 50%”

Gli autisti Tper si rivolgono al Nas, all’Ispettorato al lavoro e all’Ausl chiedendo di verificare la situazione. E vogliono si torni al 50% di capienza per evitare di tornare al lockdown

Pubblicato:23-10-2020 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06
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BOLOGNA – Sui bus sovraffollati gli autisti Tper si rivolgono ai Nas, all’Ispettorato al lavoro e all’Ausl. L’esposto, inviato anche alla Prefettura di Bologna, porta la firma di Usb lavoro privato, sigla di base che per oggi ha indetto uno sciopero di quattro ore in Emilia-Romagna (tranne nelle aree dove opera Seta). La categoria chiede alle autorità un intervento “urgente” per verificare la situazione e “disporre l’immediata adozione di misure di prevenzione-protezione adeguate per i lavoratori e gli utenti del trasporto pubblico locale dai rischi di esposizione a contagio da Sars-Cov-2”, come si legge nell’atto.

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In particolare si chiede “di verificare se l’azienda ha definito, sulla base di calcoli precisi, un rapporto equilibrato tra il flusso di passeggeri ed il numero di veicoli-corse necessari per evitare il sovraffollamento e garantire, soprattutto negli orari ‘di punta’ del flusso, la distanza interpersonale di sicurezza (di almeno un metro) all’interno dei veicoli”. Verifiche puntuali vengono chieste anche sull’informazione data alle fermate, sui controlli a bordo per quanto riguarda il rispetto delle misure di sicurezza e la protezione degli autisti, considerata insufficiente: per Usb bisogna tornare almeno al 50% di riempimento dei bus e deve esserci una distanza di due metri per l’autista.


 







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“TORNARE A CAPIENZA 50%”

“Basta con questa assurdità dell’80% che poi diventa il 100%- dice il sindacalista Luigi Marinelli al presidio tenuto oggi davanti al quartier generale Tper in via Saliceto- è assurdo pensare che basti l’aerazione per avere cinque persone in un metro quadro come abbiamo visto coi ragazzi della scuola nelle ore di punta. Più tardi si prendono queste misure più lungo sarà il lockdown”.

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Non bastano, quindi, i 120 bus aggiunti in regione negli ultimi giorni. “Un aumento totale di 400 mezzi rispetto allo scorso anno è il 12%, tenendo conto che i mezzi erano già scarsi prima è una cifra irrisoria, significa che non si è fatto quasi nulla. Bonaccini vuole mostrare una sicurezza che non si può permettere”. Usb valuterebbe anche la requisizione dei bus privati che non circolano causa pandemia. Per quanto riguarda gli autisti, inoltre, al momento non è dato sapere il numero dei contagiati: sono informazioni “che non ci vengono assolutamente date”, anche se Tper potrebbe fare il punto martedì, come riferiscono ancora ii rappresentanti dei lavoratori. Con una sottolineatura: “per ogni autista che va in malattia per Covid 50 ne perdiamo- dice ancora Marinelli- un dato importante se vogliamo garantire il diritto alla mobilità”.

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