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Tajani: “Non è scaramantico annunciare i nomi dei ministri prima di vincere”

Il coordinatore nazionale di FI: "Il centrodestra è sempre stato unito, sulla scheda gli elettori troveranno quattro nomi di sinistra"

Pubblicato:23-09-2022 15:26
Ultimo aggiornamento:23-09-2022 15:26

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NAPOLI – “Credo che il governo bisogna formarlo dopo la vittoria. Dare i nomi dei ministri prima di aver vinto, visto che siamo a Napoli, non mi pare molto scaramantico…“. Lo ha spiegato il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, intervenuto a margine di un appuntamento nella sede dell’Unione Industriali.

“Intanto vinciamo le elezioni – il ragionamento di Tajani -, poi naturalmente c’è la competenza del Capo dello Stato. Per rispetto del Capo dello Stato credo che adesso non dobbiamo parlare di chi farà che cosa”. “Ogni partito – ha ricordato Tajani – ha il suo leader e c’è una regola molto chiara: chi avrà più voti, insieme a tutto il centrodestra, proporrà al Capo dello Stato un nome per fare il presidente del Consiglio. Ma è il capo dello Stato che dà l’incarico. Non siamo noi che decidiamo, noi facciamo una proposta. Il Capo dello Stato dà l’incarico in base ai numeri in parlamento alla persona che ritiene corrispondente a ciò che accade in parlamento, ascoltando i gruppi parlamentari“. 

“IL CENTROSINISTRA HA 4 CANDIDATI NEGLI UNINOMINALI”

Il centrodestra si è sempre dimostrato unito, il resto sono chiacchiere della propaganda degli avversari”, ha aggiunto Tajani.


“Il centrodestra ha concluso la campagna elettorale nazionale con tutti i leader sullo stesso palco, la sinistra non mi pare stia facendo la stessa cosa. Nei collegi uninominali – ha ricordato – gli elettori troveranno un candidato di centrodestra, ma ne troveranno quattro di sinistra“.

“È ovvio che i nostri avversari politici possono dire ciò che vogliono, ma i fatti sono incontrovertibili: Berlusconi, Salvini e Meloni sullo stesso palco, Letta, Conte e gli altri uno da una parte e uno dall’altra. E anche sulla scheda elettorale – ha concluso – si troverà un nome di centrodestra alla Camera e al Senato e tanti nomi di sinistra”.

“NESSUNO A BRUXELLES DEVE PEOCCUPARSI”

L’avviso di Ursula von der Leyen sul voto? “Le cose andranno bene. Non serve usare questo linguaggio. L’Italia è un Paese democratico, libero, che crede nei valori dell’Unione Europea”, ha risposto.

“Siamo europeisti convinti, siamo dalla parte dell’occidente e lo siamo sempre stati. Abbiamo dimostrato sempre grande serietà, credibilità, affidabilità. Quindi – ha aggiunto – non ci sono problemi, non devono esserci dubbi sulla serietà di un futuro governo di centrodestra. Quindi non ci sarà da fare alcuna scelta: conoscono me, conoscono bene chi siamo, non credo ci sia da doversi preoccupare in nessuna parte del mondo, né a Bruxelles, né altrove”.

“CAMBIARE LA COSTITUZIONE? CI CONFRONTEREMO CON L’OPPOSIZIONE”

“Le riforme costituzionali si fanno confrontandosi anche con l’opposizione”, ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia.

“Io sono favorevole alla proposta fatta da Meloni sulla bicamerale, che è un modo per confrontarsi, poi sono i numeri quelli che contano. Se ci sono dei numeri per farla – ha spiegato – dopo il confronto con l’opposizione noi siamo pronti a farla, l’importante è che non mettano i bastoni fra le ruote. Non c’è nessuna violazione della democrazia”.

“La Repubblica presidenziale – ha ricordato Tajani – c’è negli Stati Uniti d’America, Paese che per primo è diventato la patria della democrazia, c’è in Francia, non vedo cosa ci sia da preoccuparsi per questo. Le riforme della costituzione si possono fare: se votano i cittadini sono i cittadini che decidono, non è un partito che decide cosa si fa. Se i cittadini daranno fiducia al centrodestra affronteremo il tema della riforma costituzionale, parlando anche con l’opposizione perché è giusto che sia così, ma l’opposizione non può dire sempre ‘no’ per principio. Confronto sì, ma ostruzionismo no

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