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Strage di piazza della Loggia, Palazzo Chigi: “Non abbiamo ricevuto avvisi”

Il 28 maggio 1974 una bomba di matrice fascista uccise otto persone

Pubblicato:23-03-2023 12:16
Ultimo aggiornamento:25-03-2023 13:16
Autore:

palazzo chigi
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ROMA – “La Presidenza del Consiglio non ha ricevuto alcun avviso riguardante la fissazione dell’udienza preliminare del processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, imputati per la strage di piazza della Loggia Brescia. Per questo, l’Avvocatura dello Stato, su mandato della stessa Presidenza del Consiglio, chiederà al Gup di Brescia la rimessione in termini ai fini della costituzione di parte civile, che seguirà non appena la rimessione sarà concessa”. Lo dice il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in una nota ufficiale.

Il commento arriva in seguito alla diffusione della notizia secondo cui Palazzo Chigi non si era costituito parte civile in un nuovo processo per la strage fascista.

LA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA

Il 28 maggio del 1974, in Piazza della Loggia a Brescia, alle ore 10.12,  una bomba in un cestino, una registrazione di un intervento sindacale interrotto dal boato, seguito dallo sgomento. Otto le vittime: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi in Milani, Alberto e Clementina Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti e Vittorio Zambarda.


La strage è di matrice fascista, ha appurato la magistratura.

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