NEWS:

Fedriga: “Figliuolo ha tolto la riserva del 30% delle dosi di vaccino”

Il governatore del Friuli Venezia Giulia annuncia la decisione del generale di abolire la pratica precauzionale istituita da Arcuri

Pubblicato:23-03-2021 14:07
Ultimo aggiornamento:23-03-2021 14:07

Massimiliano Fedriga
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

TRIESTE – Stop al mantenimento della riserva del 30% delle dosi consegnate alle regioni, da ora in poi si potranno usare tutti i vaccini consegnati dal commissario per l’emergenza Covid. Lo annuncia il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, riferendo in Consiglio regionale una nota ricevuta dalla ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini che annunciava, dopo numerose sollecitazioni delle Regioni, l’imminente decisione del generale Figliuolo di abolire la pratica precauzionale introdotta dalla precedente struttura commissariale.

“Fino ad oggi avevamo una unica cosa scritta della gestione commissariale a firma del commissario Arcuri- spiega il governatore in Aula- e c’era scritto esplicitamente di mantenere le scorte nei magazzini nell’intorno del 30% delle dosi consegnate. La nostra regione ha sforato quel limite che è stato imposto dal commissario di governo- continua- con la speranza che le dosi arrivassero in modo puntuale o quasi puntuale. Cosa che purtroppo non è sempre avvenuta. Questo ha causato che alcune Regioni andassero in estrema sofferenza rischiando di non fare la prima dose Pfizer o Moderna. È chiaro se come Regioni abbiamo una indicazione firmata dal commissario che dice ‘mettete da parte il 30%’, e già sforiamo, sembra alquanto particolare che oggi tutto il sistema delle Regioni venga accusato di non inoculare i vaccini”, conclude Fedriga rispondendo così alle varie critiche arrivate dall’opposizione all’Esecutivo regionale di non aver prodotto una campagna vaccinale rapida ed efficace.

LEGGI ANCHE: Vaccino Pfizer, nelle prossime 24 ore in arrivo un milione di dosi


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it