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Soldi: “In Rai nessuna censura su Scurati e Bortone”. Pd all’attacco: “Ha ritrattato”

Ascoltata oggi in commissione vigilanza, la presidente Rai Marinella Soldi ha escluso intenti censori nel caso Scurati. Il Pd: "Che pressioni ha ricevuto?"

Pubblicato:22-05-2024 14:19
Ultimo aggiornamento:22-05-2024 17:18
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MARINELLA SOLDI
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ROMA – “Censura è una parola bruttissima” e in Rai “non l’ho vista, non è il modo di vedere i fatti” che riguardano Antonio Scurati e Serena Bortone. Lo sottolinea la presidente Rai Marinella Soldi, in audizione in commissione di Vigilanza.

Nella vicenda Scurati “non possono essere attribuiti intenti censori ai vertici Rai”. Lo dice la presidente della Rai Marinella Soldi, in audizione in Vigilanza Rai.

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PD ALL’ATTACCO: “CHE PRESSIONI HA RICEVUTO?”

“La presidente Soldi ha perso un’occasione per dimostrare alla commissione di vigilanza Rai di aver svolto il proprio incarico con equilibrio e garanzia; adesso non si stupisca se in tanti si stanno domandando quali pressioni ha ricevuto in queste settimane, da chi e per quali ragioni?”. Così una nota dei parlamentari democratici componenti della commissione di vigilanza Rai al termine dell’audizione della presidente Rai, Marinella Soldi.

“Dopo aver accusato pubblicamente Rossi e Sergio per la gestione del caso Scurati – spiegano i democratici – la presidente ha oggi ritrattato completamente la sua versione, che parlava di omissioni e ricostruzioni parziali, avallando la tesi della violazione della policy aziendale da parte della giornalista Bortone. Una drastica inversione a ‘U’ che aumenta la confusione e non fa chiarezza su quanto accaduto: a un mese dalla mancata messa in onda del monologo di Scurati, ancora oggi non sappiamo chi gli ha materialmente revocato il contratto mascherando la censura con ‘motivi editoriali’. Visti questi continui rimpalli da parte dei vertici Rai, che sviliscono il ruolo della commissione di vigilanza, presenteremo una formale interrogazione parlamentare e per sapere dall’Ad chi ha firmato materialmente la revoca del contratto a Scurati”.

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