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Invictus Games, Angelo Corsaro: “Qui non ci si arrende mai”

Il Sergente dell’Esercito per salvare un bimbo da un fuoco d’artificio, il Capodanno del 2015, ha perso gran parte della mano sinistra

Pubblicato:22-04-2022 16:20
Ultimo aggiornamento:22-04-2022 16:20
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ROMA – “Agli Invictus Games conta lo spirito che è quello di non arrendersi e sentirsi sempre vivi. Al tiro con l’arco mi sarei aspettato qualcosa di più, al nuoto è andata benissimo con le qualificazioni e alla finalissima sono arrivato quarto”. Si racconta con un sorriso e orgoglio Angelo Corsaro, parlando con l’agenzia Dire in collegamento dagli Invictus Games in corso all’Aja, in Olanda.

Ha portato con sé tutta la famiglia che insieme a lui ha vissuto quel momento che ha cambiato per sempre la sua vita da Sergente dell’Esercito: per salvare un bimbo da un fuoco d’artificio, il Capodanno del 2015, ha perso gran parte della mano sinistra. Da quel momento Angelo Corsaro ha trovato nello sport uno strumento di riscatto: “Aiuta a riprendersi quella parte che in quel momento sembra essere andata via. Grazie alla Difesa- ha detto- che ci dà l’opportunità di servire lo Stato, seppure in un altro modo. Chi indossa l’uniforme presta un giuramento anche di lealtà ed è indirizzato verso certe situazioni naturalmente. Non c’è gesto eroico- ha tenuto a dire rispetto all’episodio che gli ha cambiato la vita- ogni papà lo avrebbe fatto, ma aver vestito la divisa per un ventennio mi ha lasciato spirito combattivo e altruismo” e ancora oggi quell’addestramento lo porta a guardarsi sempre intorno “per vedere se c’è bisogno di aiuto”.

Così, prima come soldato e oggi come sportivo, Angelo Corsaro è in prima linea e questo è il messaggio che tiene a lasciare ai giovani, a partire dai suoi figli: “Nelle difficoltà non bisogna arrendersi mai e quando non si vede via d’uscita, lì c’è la strada”.


Sua moglie Angela ha sottolineato il clima speciale che si respira agli Invictus: “C’è competizione ma ci si abbraccia. Abbiamo portato qui i bimbi per far vedere loro qualcosa di diverso dalla vita di tutti i giorni”. Entrambi appassionati di sport, i figli di Angelo porteranno a casa due immagini: la piccola Francesca la vittoria del papà e il maschietto Carmelo la visita del Duca di Sussex, per tutti sempre il ‘Principe’ Harry.

Non ha dubbi Angelo, da militare e da atleta oggi, rifarebbe tutto: “Lo sport- ha detto- può essere una strada per la felicità”.

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