Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – E’ la volontà e la resistenza quella che si respira nelle stanze del Centro Veterani della Difesa, a Roma. Focus di ascolto psicologico, laboratori per la riabilitazione, studio delle protesi e del movimento con la realta virtuale per un presidio fisiatrico anche a distanza. Si apre, varcando la soglia di questo Centro interforze, dove lavorano medici, psicologi e bioingegneri, un mondo di uomini e donne che la vita ha provato a fermare e non si sono arresi.
“E’ proprio la mentalità militare che non mi ha fermato” dice l’appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri Massimo Chiappetta che ha perso le gambe in un gravissimo incidente di moto, mentre rientrava a casa dopo aver finito il suo turno.
E poi lo sport, strumento di riattivazione fisica e mentale. Qui gli atleti paralimpici della Difesa sono di casa e danno un messaggio costante a non mollare. Sulle pareti campeggiano i loro poster, le loro medaglie.
Il prossimo importante appuntamento a Porto Venere, di cui parla intervistato dalla Dire il Tenente Colonnello Massimiliano Barlattani, a capo delle attività assistenziali, è per il 30 settembre con il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare. Si chiama Navy Caiman Race 2023: “Una vera e propria competizione podistica ad ostacoli, un percorso di 15 km molto duro”, ha specificato e aderiranno a titolo sperimentale alcuni veterani partecipanti, anche con forti disabilità. E’ il Direttore del Centro Veterani, Colonnello Francesco Rizzo, a ricordare proprio la definizione di veterano nel contesto italiano: “Intendiamo il personale della Difesa che in attività di servizio ha subito un trauma fisico e psichico invalidante dal quale sono scaturite malattie invalidanti e può attingere ai nostri servizi”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it