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Venezia, in classe massimo il 30% di alunni immigrati

Accordo tra Regione, Comune e Prefetto: "Favoriamo l'integrazione"

Pubblicato:22-02-2018 15:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:31

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VENEZIA – Nelle scuole del comune di Venezia la quota massima di “alunni di origine migratoria” in ogni classe non potra’ superare il 30%. Lo prevede “l’accordo per l’accoglienza e l’integrazione” tra l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, l’assessore comunale alla Coesione sociale Simone Venturini, il prefetto di Venezia Carlo Boffi e la direttrice dell’ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, che e’ stato approvato oggi dalle parti e sara’ firmato nei prossimi giorni.

Oltre alla soglia del 30%, peraltro indicata in una circolare ministeriale del 2010, l’accordo prevede di incentivare l’inclusione e l’integrazione attraverso azioni di formazione e sensibilizzazione, di prevenire il rischio di avvii ritardati della frequenza favorendo l’iscrizione degli alunni neoarrivati con l’obiettivo di realizzare un’accoglienza diffusa ed il piu’ possibile equilibrata, il sostegno all’apprendimento dell’italiano, la valorizzazione delle diversita’ linguistiche e culturali ed il coinvolgimento delle famiglie nel progetto educativo.

“La Regione fin dal 2010 indica nelle linee guida una soglia massima del 30% di presenza di minori stranieri nelle classi, indicazione che venne poi assunta come percentuale di riferimento dal ministero dell’Istruzione. Purtroppo, l’effettiva realizzazione e’ risultata assai difficile e ora, a Venezia, siamo passati al concreto”, commenta Donazzan. Nei primi due anni di applicazione, in realta’, la soglia sara’ fissata al 40%, per poi passare al 30% a regime.


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