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Samantha Cristoforetti alla ricerca di terre aliene… a Lanzarote

Nella settimana dal 20 al 24 novembre ultima tappa del programma Pangea dell’Agenzia spaziale europea (Esa)

Pubblicato:21-11-2017 07:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:54

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Per andare lontano bisogna studiare bene i dintorni. E’ quello che fanno gli astronauti, in costante allenamento nelle zone più diverse della Terra, per prepararsi ad andare sulla Luna, su Marte o ad atterrare su un asteroide.

Nella settimana dal 20 al 24 novembre tocca a Samantha Cristoforetti prendere parte all’ultima tappa del programma Pangea dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

L’astronauta italiana si dibatterà tra rocce e vulcani sulle isole Canarie, a Lanzarote.


PERCHE’ LE CANARIE

Lanzarote è conosciuta come ‘l’isola dei mille vulcani’: una terra di meraviglie quasi aliene. Tanto che è stata scelta più volte per esperimenti di tipo extra-terrestre. Sarà sempre alle Canarie che verrà installato il Telescopio spaziale europeo e sempre per le caratteristiche della zona. Venti, vulcani, aria hanno tipicità che fanno delle Canarie uno straordinario laboratorio.


In particolare, il Geopark di Lanzarote è una delle migliori zone della Terra per comprendere le interazioni tra attività vulcanica e acqua, elementi importanti nella ricerca della vita. Il clima asciutto dell’isola e un paesaggio spesso incontaminato fanno sì che certe aree, come quelle ricoperte di lava, ricordino la superficie lunare, mentre i vulcani sembrano quelli di alcune zone di Marte.

L’ESPLORAZIONE

L’idea è che imparando ad esplorare Lanzarote e raccogliendo campioni, gli astronauti possano essere in grado, in futuro, di scandagliare la geologia di zone remote su corpi celesti sconosciuti. Tecnicamente, AstroSamatnha sarà guidata dall’astronauta Esa Pedro Duque che, forte della sua esperienza, agirà come se fosse un membro dell’equipaggio che comunica dal controllo di Terra, mentre Cristoforetti impersonerà l’esploratrice. “Gli astronauti- ha spiegato Duque – devono imparare dai geologi a ottenere dati scientifici. E dobbiamo capire, gli uni dagli altri, come comunicare meglio”.

L’esplorazione aiuterà anche gli ingeneri a programmare le missioni del futuro: le idee saranno testate durante quest’esperienza terrestre.

PERCHE’ PANGEA

Il programma dell’Esa si chiama Pangea in onore del Supercontinente che doveva comprendere tutte le terre emerse del nostro pianeta durante il Paleozoico e il primo Mesozoico.

di Antonella Salini, giornalista professionista

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