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L’Emilia-Romagna punta sull’insegnante di sport: un’ora alla settimana dalla prima elementare

Da novembre parte la sperimentazione nelle scuole della regione per avvicinare i bambini all'attività sportiva gia' dai sei anni

Pubblicato:21-10-2022 14:52
Ultimo aggiornamento:21-10-2022 14:52
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BOLOGNA – Un tutor per l’educazione fisica a scuola fin dalla prima elementare. In Emilia-Romagna parte la prima sperimentazione nazionale di questo tipo: mentre nel resto del paese l’insegnante specifico di ginnastica entra in scena solo in quinta, in regione il docente laureato in Scienze motorie per coprire un’ora di educazione fisica alla settimana (l’altra verrà svolta dall’insegnante di ruolo) arriva in tutte le classi della scuola primaria, grazie all’impiego di fondi europei.

ECCO “SCUOLA ATTIVA KIDS”, GIA’ 200 ISTITUTI HANNO ADERITO

La novità, “Scuola attiva Kids”, è stata presentata oggi in Regione nel corso di una conferenza stampa. “Apriamo la strada, mi auguro, anche alle altre regioni del paese”, auspica il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Perché “o lo sport viene considerato rilevante come l’italiano o la matematica, come in altri paesi avviene, o il rischio è che si perdano delle opportunità per la qualità della loro vita”. Saranno le singole scuole a dover richiedere i tutor: si parte dalla metà del mese di novembre, attraverso una piattaforma dedicata. Finora ci sono già 200 istituti iscritti in regione per il progetto nazionale, limitato alle quinte, mentre si raccolgono anche le candidature dei laureati in Scienze motorie per svolgere le lezioni. A breve si aggiungerà una seconda piattaforma, specifica per l’Emilia-Romagna.

LA REGIONE ‘SI GIOCA’ 1,3 MILIONI DI FONDI UE

L’assessore regionale all’Istruzione, Paola Salomoni, sottolinea che “l’obiettivo è fornire una formazione di qualità per quanto riguarda l’attività motoria in tutta la scuola primaria, in una logica di tipo inclusivo. Per questo verranno usati 1,3 milioni di euro all’anno di fondo sociale”. Questa sperimentazione, afferma invece il numero dell’Usr, Bruno Di Palma, “dopo il periodo pandemico è uno strumento importantissimo per far tornare i nostri bambini alla socialità”. “Avete avuto la sensibilità di sposare un’idea”, riconosce da parte sua Vito Cozzoli, presidente della società in house del ministero dell’economia Sport e Salute. “Insieme- aggiunge- stiamo facendo qualcosa di straordinario che invece dovrebbe essere la normalità, tenere insieme scuola e sport fino dalla prima elementare”.


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