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Del Re: “Tregua in Libia offre possibilità di uscita dalla crisi”

"Sistema Italia in aiuto del Libano, mentre nel Mali bisognerà ritronare a un percorso di normalità democratica" commenta alla Dire la viceministra degli Esteri Emanuela Claudia Del Re

Pubblicato:21-08-2020 16:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:46

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ROMA – “L’Italia saluta con grande favore il cessate il fuoco in Libia, che offre una nuova possibilita’ a una via d’uscita politica, l’unica possibile, a una crisi intricata”: cosi’ oggi all’agenzia Dire la viceministra degli Esteri Emanuela Del Re.
“Continueremo a svolgere il nostro ruolo di facilitazione verso tutte le parti interessate – ha aggiunto Del Re – affinche’ diano seguito al percorso delineato nei comunicati del Consiglio presidenziale e dalla Camera dei rappresentanti”.
Secondo la viceministra, gli sviluppi annunciati con le note diffuse dal primo ministro Fayez Al-Serraj e da Aguila Saleh, presidente del Parlamento con sede a Tobruk, “costituiscono un importante e coraggioso passo verso la stabilizzazione della crisi libica”.
Del Re ha aggiunto: “Solo un percorso condiviso per superare l’attuale stallo istituzionale nel Paese, a partire da una immediata cessazione delle ostilita’ e dalla riattivazione della produzione petrolifera, puo’ consentire di fare passi in avanti verso una pace e una stabilita’ durevoli”. Secondo la viceministra, “si tratta di un percorso non semplice, ma come detto non ha alternative e trovera’ l’Italia e spero tutta l’Unione Europea nel sostenerlo”.

MALI, DEL RE: “RITORNARE A UN PERCORSO DI NORMALITÀ DEMOCRATICA”

L’Italia ritiene prioritaria la liberazione dei prigionieri politici e il ritorno a “un percorso di normalita’ democratica” in Mali: cosi’ oggi all’agenzia Dire la viceministra degli Esteri Emanuela Claudia Del Re.
“Il governo italiano e i governi dei nostri Paesi partner si sono gia’ espressi in modo chiaro” ha evidenziato Del Re. “Non sono accettabili, ne’ in Africa ne’ altrove, stravolgimenti dell’ordine costituzionale attraverso la forza militare”.
Martedi’ a Bamako ufficiali dell’esercito hanno arrestato il presidente Ibrahim Boubacar Keita e il primo ministro Boubou Cisse’, costituendo poi un Comitato nazionale per la salvezza del popolo che si e’ impegnato a convocare elezioni “in un arco di tempo ragionevole”.
Secondo Del Re, “ora la priorita’ e’ la liberazione dei prigionieri politici e il ritorno a un percorso di normalita’ democratica”. La viceministra ha sottolineato che “l’Italia considera un obiettivo prioritario la stabilita’ del Sahel”.
In Mali opera una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, forte di oltre 13.000 uomini, ma sono anche presenti dispositivi europei e francesi. Parigi ha avviato la sua operazione Barkhane, con oltre 5.000 effettivi, attiva anche in altri Paesi del Sahel. A supporto di questo intervento e’ previsto il dispiegamento della task force europea Takuba, alla quale dovrebbe partecipare anche l’Italia. A Bamako e’ invece gia’ da tempo presente la European Union Training Mission (Eutm), alla quale pure partecipano alcuni militari italiani.
Secondo Del Re, “quanto accaduto in Mali, con le sue possibili ricadute in termini di instabilita’ nell’area, conferma la necessita’ di un maggiore coinvolgimento non esclusivamente militare dell’Unione Europea nel Sahel”.

LIBANO, DEL RE: “DAI COMUNI ALLE IMPRESE, SISTEMA ITALIA IN AIUTO”

Per far fronte alle conseguenze economico-sociali dell’esplosione al porto di Beirut l’impegno della cooperazione italiana per il Libano si approfondisce, con una moltiplicita’ di attori: cosi’ oggi all’agenzia Dire la viceministra degli Esteri Emanuela Claudia Del Re. Dell’emergenza seguita alla deflagrazione del 4 agosto, che ha provocato oltre 200 morti e 5.000 feriti, ma anche degli impegni per lo sviluppo in una prospettiva di medio e lungo termine, si parla durante una pausa dei lavori al Meeting di Rimini.
“Il 14 agosto ho tenuto una prima riunione con le organizzazioni della societa’ civile e l’altroieri una seconda per il coordinamento tra tutti gli attori della cooperazione per la risposta di emergenza” ha detto Del Re. “A partecipare e’ stato anche il settore privato, con Confindustria, e poi i Comuni dell’Anci, fino alla Protezione civile e al ministero della Difesa”.
La conferma, secondo la viceministra, “che la cooperazione e’ un approccio della politica estera italiana che coinvolge tutti e ci rappresenta veramente come Paese”. Del Re ha evidenziato il ruolo degli enti nazionali e i “tanti progetti” di Anci, di universita’, regioni e province. Rispetto ai Comuni, la viceministra ha sottolineato che “tutti hanno dipartimenti di internazionalizzazione e sono produttori di idee e iniziative, spesso finanziate dalla cooperazione allo sviluppo”.
Durante il Tavolo virtuale di coordinamento, presieduto mercoledi’ da Del Re, la viceministra ha riferito che a Beirut le Nazioni Unite e gli attori umanitari in loco stanno effettuando valutazioni dei bisogni della popolazione giorno dopo giorno.
Il 12 agosto, la Cooperazione italiana ha erogato un finanziamento di 726.000 euro a favore della Croce Rossa libanese per i servizi medici di emergenza. Il 14 agosto, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha pubblicato un “Flash Appeal” per fornire una risposta a beneficio di circa 300.000 persone su un orizzonte temporale di tre mesi.


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