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Milano, gli studenti del Virgilio: “Ministro e media hanno strumentalizzato l’occupazione”

"Il ministro ha espresso soddisfazione per il fatto che ci siamo dati delle regole. Ma responsabilizzare gli studenti è il contrario di quello che vorrebbe fare Valditara, cioè reprimerli"

Pubblicato:21-02-2024 16:27
Ultimo aggiornamento:21-02-2024 16:27

giuseppe_valditara
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ROMA – L’occupazione del liceo Virgilio di Milano si è conclusa, ma non è finito il racconto mediatico dei due giorni di proteste. Da una parte il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha espresso soddisfazione “per il fatto che gli studenti del collettivo del Virgilio di Milano si siano dati delle regole per la loro occupazione”, dall’altra il dirigente scolastico Roberto Garroni che ha raccontato di aver dormito nell’istituto per “garantire l’incolumità di studenti e spazi”.

Gli studenti, intanto, si dicono delusi dal fatto che i motivi della protesta siano passati in secondo piano.
Avevamo portato avanti l’occupazione perché gli studenti avvertono un malessere, perché abbiamo un ministro che porta avanti questioni sulle quali non siamo d’accordo, in un’ottica repressiva, senza spazi di dialogo per esprimersi. Una scuola che ha come solo obiettivo quello di farti trovare lavoro”. Claudio Genchi del Collettivo autonomo Virgilio, racconta così all’agenzia Dire la posizione degli studenti che hanno portato avanti l’occupazione.

“Siamo rimasti spiacevolmente stupiti per come i media e il ministro abbiano travisato le nostre parole. Abbiamo solo detto che, nell’ambito dell’occupazione, avremmo responsabilizzato gli studenti, cioè il contrario di quello che sostiene il ministro, che invece di responsabilizzare vuole reprimere- aggiunge Claudio- volevamo dimostrare che le occupazioni potevano essere fatte in maniera responsabile. Invece si è parlato di altro”.


L’occupazione al Virgilio si è svolta in due giorni, lunedì e martedì, con assemblee su diritto allo studio, diritto all’abitare, e poi dibattiti sulla Palestina e momenti di socialità. “È andato tutto bene. Le persone hanno ricevuto il messaggio che volevamo trasmettere, la notte non abbiamo avuto problemi”, aggiunge ancora Claudio. In riferimento al fatto che il dirigente scolastico abbia deciso di trascorrere la notte all’interno dell’istituto, lo studente dice la presenza della dirigenza e del personale non ha in nessun modo interferito con le attività: “noi eravamo pronti a fare in modo che la scuola fosse al sicuro ed eravamo pronti ad autogestirci”, conclude Claudio.

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